Tutto cambia per non cambiare, si sono spesi fiumi di inchiostro e di parole, ci si e’ riempita la bocca della parola territorio e rappresentatività, ma alla fine il Rosatellum, la nuova legge elettorale non pare poi tanto diversa dalla precedente: a decidere infatti sono sempre i partiti. In Campania uno dei casi più eclatanti e’ quello della Lega, che nel collegio plurinominale Napoli Nord ha inserito in posizione utilissima per essere eletta in Parlamento Francesca Gerardi, giovane capogruppo del Comune di Pontecorvo nel frusinate. La giovane del carroccio, che probabilmente non conosce neanche i mille disagi che attanagliano i comuni interessati, ha davanti a se Cantalamessa e Castiello (tutti e due hanno due uninominale “blindati”) e l’ha spuntata sul giovane coordinatore provinciale Sequino, che dopo aver lottato ed aggregato per tre anni in nome della nuova Lega di Salvini si e’ visto sorpassare da una fuori regione che non si e’ mai vista e sentita in Campania durante le attività di partito. La Gerardi, dunque, calata dall’alta chissà da chi è per quale oscura manovra godrà dei voti, a lei sconosciuti, dei tanti militanti e dirigenti di partito e poi
via dritto a Montecitorio distante solo 126 km da Pontecorvo. La decisione di penalizzare il giovane Sequino, molto seguito nei comuni a Napoli Nord, rischia di far implodere il progetto Salvini, atteso che tanti dirigenti sono pronti a dimettersi