Era stato riconosciuto dalla vittima come responsabile della classica truffa ad un anziano, ma Luigi Procopio non era in Italia ma si trovava in Egitto, precisamente a Sharm el-Sheikh. Nonostante ciò il Gip, a seguito dell’interrogatorio di garanzia, non revocò la misura. I legali dell’indagato, gli avvocati Tiziana de Masi e Aurora Sibilia, hanno prodotto indagini difensive depositando sia una consulenza redatta da un interprete arabo con cui si traducevano i timbri sul passaporto nonché una documentazione rilasciata dal resort dove aveva alloggiato insieme alla sua famiglia attestante il pernottamento dal 23 dicembre all’8 gennaio e le prove dei pasti e consumazioni effettuati nell’intero periodo.
A seguito della copiosa documentazione, il tribunale del Riesame di Potenza ha disposto la scarcerazione dell’indagato.