La tragedia nel Casertano. I due vivevano a Villaricca, dove gestivano il ristorante Cristal
VILLARICCA – Annegati in due metri di acqua piovana, in quel fiumiciattolo limaccioso che era diventato il fossato che costeggia la statale 264, tra Capua e Castelvolturno. Lì sono finiti Giustina e Giovanni Piccolo, madre e figlio, 46 anni lei, 24 lui, che stavano facendo ritorno a casa, a Casapesenna, dopo la tombolata in casa della ragazza di Giovanni. Erano le due della notte tra Natale e Santo Stefano, l’asfalto scivoloso e viscido, la visibilità scarsa, la velocità dell’auto – una Polo – sostenuta. E per una somma di fatalità la vettura, alla periferia di Grazzanise, è uscita fuori strada, è finita nel fossato, si è ribaltata imprigionando la donna e il ragazzo, che non sono riusciti a liberarsi e che sono morti annegati.
L’allarme è scattato dopo poco, quando un automobilista di passaggio si è accorto dell’incidente e ha avvertito il 113. Gli uomini della Polstrada di Capua, del commissariato di Castelvolturno, dei vigili del fuoco hanno fatto l’impossibile per accelerare le operazioni di salvataggio ma dalle lamiere della Peugeot hanno estratto dal canalone pieno di fango e di detriti i due corpi ormai senza vita. Il tragico incidente ha destato grande impressione a Grazzanise, a Casapesenna (paese di origine delle due vittime che vivevano però nella zona di Villaricca, dove gestivano anche il ristorante Cristal) ma anche a Santa Maria la Fossa, dove Giovanni e Giustina Piccolo avevano trascorso le ultime ore e dove vive la famiglia di Giovanna Papa, la fidanzata del ragazzo, titolare del «Bar del Corso», un ritrovo di corso Umberto, lungo la statale 264.
GIAMMICHELE ABBATE – Il Mattino 27 dicembre 2002