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Ciampi a Napoli:l’occupazione è il nostro principale problema

«Ma per il lavoro tutto il sud deve riscattarsi»





2 gennaio 2003

NAPOLI. Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con la moglie Franca, è arrivato ieri a Napoli, confermando così la tradizione che lo vede trascorrere i primi giorni dell’anno nella città partenopea, nella residenza di Villa Rosebery sulla collina di Posillipo. L’anno scorso spese proprio a Napoli i suoi primi Euro per un caffè.

Il Capo dello Stato, in visita privata – tranne un appuntamento ufficiale il 3 gennaio alla Città della Scienza di Bagnoli – è al Caffè Gambrinus in piazza Trieste e Trento vicino a piazza Plebiscito.

Ciampi insiste sui temi a lui più cari, dopo il messaggio di fine anno. In un fuori programma, ieri il Capo dello Stato – che era insieme con la moglie, Franca – si è rivolto alle centinaia di napoletani, che si sono a lungo fermati davanti al Caffè Gambrinus per applaudirlo.

«L’occupazione è il nostro principale problema – ha detto – . Bisogna affrontarlo con maggiore determinazione e ridurre il divario tra il Nord e il Sud del Paese».

Ciampi ha poi aggiunto: «Sta a voi, a tutti gli uomini del Mezzogiorno risollevarsi. E lo state facendo». Il Capo dello Stato ha poi espresso solidarietà anche agli operai della Fiat: «Penso soprattutto al divario che ancora esiste tra Nord e Sud in tema di occupazione .E’ l nostro principale problema, bisogna sempre più affrontarlo con maggiore determinazione». «Però- ha aggiunto il Capo dello Stato – sta soprattutto a voi e soprattutto ai napoletani e agli uomini del Sud riscattarsi, creare iniziative e lo state facendo». «Fate entrare la gente, voglio incontrare la gente». Con questa esortazione il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha chiesto agli uomini del servizio d’ordine di lasciare libero l’ingresso del Caffè Gambrinus, dove si è recato appena giunto a Napoli. All’interno il titolare dello storico locale lo ha accolto con una coppia di tazzine serigrafate per lui e un fascio di fiori per la signora Franca. Quindi, nel salone, una vera e propria galleria della pittura napoletana a cavallo tra fine Ottocento e inizi Novecento, il Capo dello Stato è stato accolto dall’Inno di Mameli intonato da un tenore e da un soprano accopagnati al piano.

«Bravi, bravi – ha detto il Presidente – ma cantatemi anche una canzone napoletana». L’invito è stato subito accolto dal soprano Tina Caiazza e dal tenore Federico De Curtis che, accopagnati da Alfredo Combattente, hanno intonato prima «’E dduje paravise» e poi «’O sole mio». Poi, all’uscita dal locale, il primo vero bagno di folla dell’anno, con centinaia di napoletani e turisti che lo acclamavano e chiedevano di potergli stringere la mano. Il Presidente e la signora Franca sono, poi, risaliti in macchina e si sono diretti a Villa Rosebery a Posillipo, dove si tratterranno qualche giorno. «Oggi mi riposo – ha detto ai cronisti – ci vediamo il 3 a Bagnoli dove c’è un altro avanzamento della Città della Scienza».