L’ARTICOLO DELLO SPETTRO – 30 dicembre 2002″
L’ex sindaco Tuccillo è stato sempre il principale bersaglio degli interessi occulti della città perché si è sempre opposto all’infiltrazione della criminalità nelle istituzioni. Tuccillo negli anni scorsi era costretto a camminare con la scorta perché era preso di mira in continuazione da episodi di violenza: gli furono rubate e poi incendiate tre auto; gli furono esplosi diverse volte colpi di pistola all’indirizzo della sua abitazione e poi fu anche ripetutamente malmenato.
http://www.lospettro.it/pagina633.htm
Melito.Devastata la sede dei Ds. Minacce all’ex sindaco
MELITO (NA) – “Non date retta a Bernardo Tuccillo”. La scritta minacciosa, tutta in stampatello, era ancora attaccata alla bottiglia molotov lasciata in bella mostra su un tavolo. Una delle poche suppellettili lasciate intatte nella sezione dei Ds di Melito, Comune alle porte di Napoli, dove due notti fa c’è stato un raid vandalico che ha distrutto sedie, arredi, tavoli, quadri, e un televisore. Le minacce sono dirette innanzitutto all’ex sindaco, Bernardo Tuccillo, ma gli altri, i suoi compagni, ora sono ben avvisati. Gli inquirenti non hanno dubbi: è’ la camorra che fa sentire la propria voce per la prossima campagna elettorale, e minaccia chi non si è mai piegato al volere e agli interessi dei gruppi criminali che fanno capo all’”Alleanza di Secondigliano”. La Giunta di centro destra che governava la città dal 27 giugno del ‘99, è andata a casa anzitempo e dunque si voterà nella prossima scadenza amministrativa di primavera. Qui gli interessi della criminalità organizzata sono molteplici e vanno dalle attività produttive al ciclo dell’edilizia, fino alle attività immobiliari. Bernando Tuccillo, punto di riferimento dei Ds, è stato preso di mira già il 26 dicembre scorso. Dinanzi alla sua casa erano state fatte esplodere due bombe a basso potenziale, che avevano danneggiato il portone e le pareti esterne dell’abitazione. Attentati e minacce che hanno riportato la città al clima di invivibilità degli anni passati quando le intimidazioni erano praticamente un’attività quotidiana della criminalità organizzata.
L’ex sindaco Tuccillo è stato sempre il principale bersaglio degli interessi occulti della città perché si è sempre opposto all’infiltrazione della criminalità nelle istituzioni. Tuccillo negli anni scorsi era costretto a camminare con la scorta perché era preso di mira in continuazione da episodi di violenza: gli furono rubate e poi incendiate tre auto; gli furono esplosi diverse volte colpi di pistola all’indirizzo della sua abitazione e poi fu anche ripetutamente malmenato. Furono danneggiate le auto del fratello e di un cognato e la farmacia della madre. Incendiate anche le auto dell’ex segretario Ds e di quello di Rifondazione Comunista e danneggiata l’auto di un ex consigliere Ds. La stessa sede dei Ds, che si trova in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, è stata oggetto di due diversi raid vandalici. Alla sezione dei Verdi andò peggio, perché fu fatta saltare per aria con una bomba nel ’97.
«Non ci faremo intimidire da quella che si preannuncia una nuova ondata di violenza e di minacce, anche se il clima è molto pesante – dice Diego Belliazzi, il giovane segretario provinciale dei DS – A Melito da troppi anni si respira un clima di intimidazione ai danni delle forze democratiche e ora, in vista delle elezioni amministrative, si cerca di alzare il tiro proprio nei confronti di chi svolge un ruolo fondamentale per arginare le infiltrazioni e la capacità di condizionamento dei poteri criminali». Belliazzi ha già chiesto un incontro con il questore Malvano e il prefetto Ferrigno per ottenere un’adeguata sorveglianza e protezione sia alla sezione dei Ds ma, soprattutto, per quelle persone più esposte alle minacce, come l’ex sindaco Bernardo Tuccillo. In serata, presso la sede devastata, si è tenuta una manifestazione di solidarietà e di sostegno a cui hanno partecipato tutti gli esponenti locali dei democratici di sinistra. Ai Ds è giunta la solidarietà dell’Amministrazione provinciale, espressa dall’assessore di Corrado Gabriele e quella di Rifondazione Comunista. Sugli episodi di violenza sono state avviate due inchieste, una dai carabinieri della compagnia di Giugliano, l’altra dagli agenti del commissariato di Giugliano.
L’ARTCOLO DEL MATTINO – 30 dicembre 2002
NEL MIRINO L’EX SINDACO BERNARDO TUCCILLO, GIÀ BERSAGLIO DI DIVERSI ATTENTATI
Devastata la sede della Quercia
Melito: distrutte suppellettili, scritte minacciose. Una molotov inesplosa
Attentato con minacce alla sede dei Ds a Melito. Distrutta buona parte degli arredi: sedie, tavoli, quadri, un televisore. Gli autori del raid, prima di andar via, hanno lasciato un messaggio intimidatorio legato a una bottiglia molotov. Le minacce sono rivolte ai dirigenti locali dei Ds e in particolare, all’ex sindaco Bernardo Tuccillo, al quale nel messaggio, scritto a mano in stampatello, si «raccomanda» di non dar retta. Chiara, dunque, la volontà di isolare l’esponente diessino, dinanzi alla casa del quale, il 26 dicembre scorso, erano state fatte esplodere due bombe a basso potenziale, che avevano danneggiato il portone e le pareti esterne dell’abitazione. Sugli episodi sono state avviate due inchieste, una dai carabinieri della compagnia di Giugliano, l’altra dagli agenti del commissariato di Giugliano.
La città di Melito non è nuova ad episodi di intimidazione, anche gravi, ai danni di esponenti politici locali. Numerosi gli attentati ai danni del solo ex sindaco Tuccillo, al quale negli anni scorsi fu assegnata la scorta. Impossibile elencare tutti gli episodi di cui è stato vittima: basterà ricordare che gli furono rubate e poi incendiate tre auto, che furono esplosi diverse volte colpi di pistola all’indirizzo della sua abitazione, e che fu ripetutamente malmenato. Furono poi danneggiate le auto del fratello e di un cognato e la farmacia della madre. Incendiate anche le auto dell’ex segretario Ds e di quello di Rifondazione e danneggiata quella di un ex consigliere Ds. La stessa sede dei Ds è stata oggetto di due diversi raid vandalici. Quella dei Verdi fu fatta addirittura saltare per aria, nel ’97, con una bomba.
«Quanto è accaduto è un fatto grave, che non va assolutamente sottovalutato – commenta il segretario provinciale dei Ds, Diego Belliazzi -. A Melito da troppi anni si respira un clima pesante di intimidazione ai danni delle forze democratiche e le continue aggressioni e intimidazioni ai danni di esponenti Ds sono la conseguenza del ruolo svolto dai Ds per arginare le infiltrazioni e la capacità di condizionamento dei poteri criminali. È necessario che le forze democratiche reagiscano». Belliazzi stamattina incontrerà il questore Malvano e il prefetto Ferrigno per chiedere «attenzione particolare» per Melito. In serata, presso la sede devastata, si terrà una manifestazione. Ai Ds giunge, intanto, la solidarietà di Rifondazione. Solidarietà a nome dell’Amministrazione provinciale è stata espressa anche dall’assessore Corrado Gabriele. «La camorra ha aperto la campagna elettorale a Melito», denuncia riferendosi alle elezioni amministrative che si dovranno tenere a seguito dello scioglimento del Consiglio comunale. “E’ palese -aggiunge- che in un momento di grande incertezza la criminalità organizzata abbia voluto far sentire la propria voce, dando un chiaro segnale. È necessario che simili episodi non vengano sottovalutati».