martedì, Luglio 22, 2025
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«UNA GRANDE MANIFESTAZIONE CONTRO LA CAMORRA»

Gli onorevoli Peppe De Cristofaro (Prc), Tommaso Pellegrino (Verdi) e Arturo Scotto (Sd) hanno lanciato ieri l’appello di organizzare una grande manifestazione anticamorra a Casal di Principe. Un esercito civile di mille giovani per il “Diritto alla felicita’”, capaci di “vincere la paura e coinvolgere la comunita’ locale”. La proposta dei tre parlamentari è stata subito accolta positivamente: «Condivido la proposta degli onorevoli De Cristofaro, Scotto e Pellegrino di lanciare una grande mobilitazione anticamorra a Casale di Principe nel prossimo luglio. C’è bisogno di un salto di qualità nell’azione di contrasto ai clan sull’intero territorio campano”. E’ quanto ha affermato l’assessore al lavoro della Provincia di Napoli, Bernardino Tuccillo. «Ricordo che in provincia di Napoli c’è il triste primato di comuni sciolti per infiltrazioni della camorra (16, più dell’intera Sicilia). Nella prossima primavera – ha aggiunto Tuccillo – si tornerà a votare in tanti dei comuni sciolti (Melito, tra tutti, dove c’è stato, qualche giorno fa, il clamoroso provvedimento della D.D.A. che ha sequestrato beni per 90 milioni di euro all’ex sindaco Alfredo Cicala). «E’ indispensabile non abbassare la guardia, proponendo ai partiti dell’Unione, in vista delle prossime amministrative, un rigoroso codice etico di autoregolamentazione delle candidature, che escluda esponenti politici al centro di indagini per rapporti con i clan o citati nei decreti di scioglimento del Ministro dell’Interno. Se la politica non è capace di fare pulizia al proprio interno – ha concluso Tuccillo – non sarà possibile rilanciare il “nuovo modello di sviluppo del Sud” di cui parlano De Cristofaro, Scotto e Pellegrino, percorso indispensabile per liberare Napoli e la Campania dal giogo soffocante ed opprimente dei poteri criminali».

La polemica.
Nel frattempo muove i passi la polemica sulle affermazioni di Fabio Mussi pubblicate ieri sul Corriere della Sera, con le quali il leader di Sd accusa i governi del Sud di una politica assuefatta alla criminalità organizzata, chiede le dimissioni del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero – una giunta con ”troppi indagati” – e non risparmia le critiche al governatore della Campania Antonio Bassolino. Il punto di partenza è il libro-denuncia ‘Gomorra’ di Roberto Saviano: «Possibile che debba leggere il libro di un giovane scrittore per trovare una denuncia dettagliata del potere della Camorra?’» dice Mussi.
«Non tocca a me fare il difensore d’altri che si difenderanno se riterranno opportuno farlo. Per quanto mi riguarda dico che Mussi ha scoperto Saviano in libreria quando navigava sul milione di copie». Lo ha detto Corrado Gabriele, assessore di Rifondazione Comunista alla regione Campania, in un’intervista pubblicata sul Mattino. «Io – si legge ancora sul quotidiano – andavo a prenderlo a casa con la mia auto quando di copie ne vendeva 40mila e bisognava accompagnarlo a sfidare i boss a casa loro, a Casal di Principe, con una manifestazione che ha lasciato un segno vero».
«Siamo franchi – prosegue – ricordarsi di tanto in tanto dei consiglieri indagati in Calabria, come fa Salvi, e’ piu’ un’esercitazione di pensiero che affrontare il problema delle mafie. A tutto questo rispondo con un giudizio ed un appello. Il giudizio e’ sullo spettacolo di rissosita’ e mancanza di contenuti che sta dando la gestazione del Partito democratico».

«Noi, a sinistra – conclude – che una linea comune sulle mafie l’abbiamo, concentriamoci in positivo senza polemiche facili e, per cosi’ dire, antipolitiche. La giornata anticamorra a Casal di principe, proposta dai parlamentari dei Verdi, Sdi e Rifondazione, mi sembra una bella opportunita’. Da due anni, con Saviano e il presidente della Camera Bertinotti, stiamo facendo tanto da quelle parti».