Imputato nel processo con l’accusa di bancarotta fraudolenta, viene assolto con formula piena. Il tribunale di Bologna – I Collegio – ha assolto C.A., di Casal di Principe per non aver commesso il fatto. Il collegio, al termine del processo, ha accolto le conclusioni dell’avvocato Antonietta Venosa del foro di Napoli nord, legale dell’imputato, che durante l’istruttoria ha rilevato come lo stesso fosse estraneo ai fatti, in quanto elemento di mera facciata.
All’indagato veniva contestata la fattispecie di cui al capo di imputazione, del reato ex artt.110 c.p., 216 comma 1) e 2), 219 comma 2 n.1), 223 comma 1 e 237 comma 1 in relazione agli artt. 195,202, e 203 R.D. 267/1942.
Lo stesso a seguito delle indagini espletate dalla procura emiliana, risultava essere consigliere della cooperativa N. Calderara, nonché rappresentante legale nella I.Crecalcore (altra società satellite).
Il procedimento nasce dalla richiesta di rinvio a giudizio per il C.A. e altri imputati, a seguito della messa in liquidazione facente data il 28.10.2013 e relativa procedura fallimentare del 2016.
