Home Cronaca Accusato di 12 furti in abitazione, scarcerato membro della banda di Secondigliano

Accusato di 12 furti in abitazione, scarcerato membro della banda di Secondigliano

Accusato di 12 furti in abitazione, scarcerato membro della banda di Secondigliano
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Era detenuto nel carcere di Prato da fine Ottobre, ma per Mitrovic Maikon classe 90 del campo ROM di Secondigliano si sono aperte le porte del penitenziario, perché il Giudice del Tribunale di Firenze Dott. Pizzuti gli ha concesso gli arresti domiciliari, accogliendo la richiesta degli avvocati Luigi Poziello e Ciro Baiano del Foro di Napoli Nord.

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L’uomo era latitante prima dell’arresto, perché venne scarcerato dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli, che su richiesta dell’avvocato Luigi Poziello gli concesse l’affidamento in prova ai servizi sociali, in modo da fargli scontare l’ultima parte di un cumulo di condanne di oltre 13 anni svolgendo attività di volontariato.

FIRENZE, 26 OTT – Nove uomini, fra i 23 e 54 anni, accusati di far parte di un gruppo criminale specializzato in furti in abitazione in tutta Italia, sono stati sottoposti dai carabinieri a fermo di indiziato di delitto mentre dormivano nelle basi operative usate per i colpi in Toscana, un’abitazione a Sesto Fiorentino (Firenze) e un prefabbricato nella campagna di Prato. I fermati sono stati individuati al termine di una lunga indagine. Sono tutti di etnia rom e risiedono nel campo nomadi di Secondigliano. Le indagini, coordinate dalla procura di Firenze, hanno fatto luce su un sodalizio in grado di eludere i controlli di polizia, garantirsi preziose via di fuga e depredare le abitazioni. L’inchiesta è partita da una denuncia di furto di una proprietaria di residente di Scandicci l’agosto scorso. Le attività hanno permesso di ricollegare gli autori di tale furto a tanti altri episodi delittuosi per la commissione dei quali i quali i malviventi erano soliti utilizzare un’auto station wagon di grossa cilindrata, a cui cambiavano targhe e colore dopo ogni colpo. La banda per entrare nelle case distruggeva ogni ostacolo, arrecando gravissimi danni con arnesi tipo martelli, asce, cacciavite, flessibili e piedi di porco. 
    Ora sono nei penitenziari di Firenze e Prato. I provvedimenti di fermo saranno sottoposti, nei prossimi giorni, alla convalida dell’autorità giudiziaria. 
    Nell’operazione di cattura, i carabinieri hanno effettuato perquisizioni personali, locali e pure ai veicoli. Recuperata gran parte della refurtiva dei colpi messi a segno nei giorni scorsi nei comuni di Firenze, Fiesole, Scandicci e Bagno a Ripoli. Ci sono 2.400 euro in contanti in banconote di vario taglio, diverse borse da viaggio di marca (Gucci, Fendi e Louis Vuitton), vari orologi e preziosi in oro di famiglia. 
    Sequestrata anche un’auto di grossa cilindrata sulla quale erano montati dispositivi lampeggianti e acustici simili a quelli utilizzati dalle forze di polizia.

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