Agguato al cognato del boss, è la risposta dei Rinaldi alla stesa in via Sorrento

Gli investigatori sono certi: gli spari di ieri pomeriggio contro Giovanni Salomone, cognato di Gennaro D’Amico, altro non sono che la risposta dei Rinaldi ad una stesa avvenuta la sera prima al rione Villa. Nessun festeggiamento per la scarcerazione di Ciro Rinaldi ‘My way’ ma solo l’ennesimo atto di una guerra che da anni si consuma tra il gruppo del rione Villa e i Mazzarella (alleati degli stessi D’Amico). Così gli investigatori interpretano la sparatoria dell’altra notte in via Sorrento nel rione Villa, roccaforte del clan Rinaldi. Proprio per questo, ma soprattutto per il mezzo scelto, gli investigatori ritengono più probabile l’ipotesi di una ‘risposta’ armata ad una stesa. Tanto più che nella strada dall’8 dicembre scorso si sono verificati quattro raid armati, in particolare sotto l’abitazione del luogotenente dei Rinaldi Sergio Grassia. Per cui la circostanza che il “modus ope-randi” sia lo stesso fa propendere per la pista che conduce ai nemici con base in corso San Giovanni a Teduccio e la zona di Nuova Villa.