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Agguato fuori la scuola, la pista che porta a San Giorgio a Cremano: si teme la ‘risposta’ dei Rinaldi

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L’agguato costato questa mattina la vita a Luigi Mignano, 57enne ritenuto contiguo al clan Rinaldi, e al ferimento del figlio Pasquale sotto gli occhi del figlio di quest’ultimo è da ritenersi legato alla guerra, decennale, che si combatte tra lo stesso clan Rinaldi e i Mazzarella. Una guerra che va avanti da tempo con stese, agguati, intimidazioni: mai però prima di oggi i killer avevano osato sparare tra la folla, a poche decine di metri da una scuola con tanti bambini e tante persone in strada. E’ indubbiamente un segnale di ripresa delle ostilità anche se al momento gli inquirenti non escludono alcuna pista.

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Sembra che l’obiettivo del commando di fuoco fosse proprio Pasquale Mignano, ferito alle gambe e adesso ricoverato all’Ospedale del Mare della vicina Ponticelli. Illeso suo figlio scampato per miracolo alle pallottole. Le forze dell’ordine stanno scandagliando ogni elemento compresa la parentela di Pasquale con i Reale del rione Pazzigno, alleati dei Rinaldi che hanno proprio nel rione Villa (dove è avvenuto l’agguato) la loro roccaforte. La pista più seguita è quella che porta alla fazione dei Mazzarella stanziata a San Giorgio a Cremano, quella che potrebbe contare su una batteria di fuoco e soprattutto sul famigerato ‘Uomo nero’, il giovane ras che con le sue scorribande ha creato in passato più di un problema ai Rinaldi che adesso potrebbero rispondere visto che ‘vantano’ tra le loro fila tre personaggi di assoluto calibro criminale (al momento latitanti) come i fratelli Sergio e Ciro Grassia e Raffaele Oliviero ‘o pop.

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