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Agguato tra Licola e Pozzuoli, colpiti il figlio del ras e un minorenne

Agguato tra Licola e Pozzuoli, colpiti il figlio del ras e un minorenne
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Era Gennaro Dello Iacolo l’obiettivo dei sicari che ieri sera hanno esploso diversi colpi d’arma da fuoco in via Reginella tra Licola e Monterusciello. Il 21enne, figlio di Pasquale, legato al clan Longobardi-Beneduce, è stato colpito al torace e alla schiena: con lui c’era un minorenne che è stato ferito alla gamba. Entrambi sono stati portati all’ospedale La Schiana di Pozzuoli. I carabinieri stanno indagando sull’agguato, tra le piste seguite ci sarebbe quella relativa allo scontro tra gruppi criminali della zona.

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LA SITUAZIONE CRIMINALE A POZZUOLI, LA RELAZIONE DELLA DIA

Nella zona di Pozzuoli i numerosi provvedimenti cautelari e le sentenze emesse nel corso degli ultimi anni a carico del clan Longobardi-Beneduce colpendo gli elementi ora di una fazione ora dell’altra hanno determinato ricorrenti e altalenanti rimodulazioni interne del gruppo.

Accanto a tali storici sodalizi cercherebbero un proprio spazio anche gruppi criminali emergenti spesso composti da ex affiliati che fanno sentire la propria presenza soprattutto attraverso le attività estorsive praticate in danno dei cantieri edili e navali, nonché degli stabilimenti balneari nella zona del Rione Toiano e di Licola.

Recenti misure restrittive hanno riguardato in particolare gli elementi dei due gruppi criminali che convivono nella zona di Monteruscello. Più nel dettaglio l’indagine conclusa dai Carabinieri il 20 luglio 2021: “Ha messo in luce solo alcuni degli innumerevoli episodi estorsivi perpetrati dal mese di settembre al mese di dicembre 2017 dal gruppo criminale … resosi altresì responsabile di numerosi raid armati ed esplosione di colpi d’arma da fuoco nei confronti dei soggetti estorti” episodi sembrerebbero “sintomatici di una guerra per il predominio e l’affermazione sul territorio”.

Successivamente il 19 marzo 2022 i Carabinieri hanno arrestato per associazione di tipo mafioso anche quello che era ritenuto il capo dell’altro gruppo attivo in zona sia nello spaccio di stupefacenti che nelle estorsioni.

Il lungomare puteolano resta sotto il controllo di una costola del clan Beneduce il cui reggente è stato arrestato dai carabinieri il 4 agosto 2021 in quanto ritenuto l’autore dell’agguato compiuto nel settembre 2018 ai danni di un soggetto “colpevole” di aver spacciato stupefacenti “fuori sistema”. La misura cautelare ha colpito peraltro anche due carabinieri che avrebbero favorito i sodalizi criminali rivelando notizie sulle indagini in corso. Nell’inchiesta risulta coinvolto un collaboratore di giustizia e in passato reggente del clan Cutolo del Rione Traiano.

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