Home Cronaca «Volevano Miano», la storia dell’alleanza anti-Balzano spiegata dal pentito

«Volevano Miano», la storia dell’alleanza anti-Balzano spiegata dal pentito

Da sinistra Nunzio Pecorelli, Gennaro Caldore e Pasquale Pandolfo
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Un’alleanza per prendersi Miano. E’ quella concretizzatasi nei mesi scorsi tra i Cifrone di Miano parte alta e il ras Nunzio Pecorelli ‘o scognat con base a Chiaiano. A raccontare i dettagli di quella che avrebbe dovuto essere la nuova reggenza di Miano il neopentito Emanuele Pancia, i cui verbali sono stati allegati come atti al processo per il sequestro dell’operaio Stefano Pettirosso. Nel verbale del luglio dello scorso anno Pancia ha parlato del sequestro facendo riferimento anche ad una spedizione punitiva compiuta da Pecorelli e dai Cifrone contro un parente di Matteo Balzano, il giovane ras a capo della fazione avversa di ‘Abbasc Miano’.

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«Quando Pettirosso è stato portato nel parco comunale di Chiaiano lui (Nunzio Pecorelli ndr) c’era sicuramente. Ricordo, infatti, che nel parco Pecorelli, Ronga, Cioccolato i due Pasquale, Pandolfo e quello con la barba di cui non so il cognome, Gettone, Emanuele ed anche questo ragazzo si vantavano dì un ‘azione criminale commessa poco prima. Lei mi chiede di cosa si vantavano, dicevano di aver derubato il negozio di un parente di Matteo Balzano, che vendeva cose elettroniche, Pecorelli diceva di avere preso la consolle per il figlio, ma anche gli altri dicevano di aver preso qualcosa, dissero anche di avere picchiato il ragazzo che lavorava li, dicevano ” ha fatto o giall ha fallo o giallo”. Più che una rapina, questa azione doveva essere una manifestazione di potere dei Cifrone. Il ragazzo della foto che ora ricordo chiamarsi Di Fraia riferiva di avere partecipato anche lui alla rapina, quindi c’era quando Pettirosso Stefano fu portato nel parco Comunale, e ricordo che parlava in disparte con Pecorelli Nunzio e Cioccolato come se dovesse dirgli qualcosa. andava e tornava dal parco. Pecorelli quando si parlava di questa rapina citava anche i Cifrone dicendo i fratelli nostri sono stati contenti, Nunzio Pecorelli specificò che i fratelli nostri erano i Cifrone, in particolare Gaetano. Di Fraia faceva da tramite tra i Cifrone e Cioccolato e Pecorelli. Di Fraia sapeva benissimo quello che stava accadendo nel Parco comunale, lo ha visto chiaramente il ragazzo, non so se dopo quando hanno portato Stefano Pettirosso a Scampia Di Fraia sia andato con loro, e non posso dirlo perche non c’ero». 

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