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Racket a Melito e Mugnano per gli Amato-Pagano, vacilla l’inchiesta: il Riesame scarcera due arrestati

Franco Capozzi scarcerato
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Inizia a vacillare l’inchiesta sul racket del clan degli Scissionisti a Melito e Mugnano eseguita due settimane fa. Il tribunale del Riesame, infatti, ha annullato l’ordinanza per due degli arrestati. Si tratta di Stefano Maisto, detto Fanuccio. L’uomo, difeso dagli avvocati Antonio Giuliano Russo e Giuliano Russo, era finito in carcere con l’accusa di associazione a delinquere aggravat dall’art. 7. Il Riesame, XII Sezione, accogliendo la tesi dei legali, ha annullato l’ordinanza per gravi indizi di colpevolezza e disposto l’immediata scarcerazione. Stessa decisione per il geometra di Melito, Franco Capozzi (difeso dall’avvocato Antonio Gravante). Lui rispondeva di associazione a delinquere aggravata dall’art. 7 ed estorsione.

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Nelle prossime ore arriverà l’esito anche per gli altri indagati che hanno fatto ricorso al tribunale delle Libertà per chiedere una misura cautelare meno coercitiva o l’annullamento dell’ordinanza.

Racket degli Amato-Pagano, tra le vittime anche un carabiniere di Mugnano: “Avete chiesto il permesso?”

Chiedevano il pizzo a chiunque, ma non sapevano che una delle loro vittime era addirittura un noto carabiniere. Il tentativo di estorsione, un po’ goffo, è contenuto nell’ultima ordinanza che ha portato all’azzeramento del clan degli Scissionisti degli Amato-Pagano di Melito e Mugnano. Come riportato nell’ordinanza di custodia cautelare Rosario Balido, uno dei destinatari del provvedimento, insieme ad altre persone, nel luglio del 2019 si avvicinò ad una persona, titolare di un immobile a Mugnano dove erano in corso lavori di ristrutturazione, intimandogli di “mettersi a posto con gli amici di Mugnano e Melito”. Una locuzione che in gergo vuol dire pagare il pizzo. Quell’uomo era però un noto carabiniere di Mugnano, il quale si qualificò subito come militare agli estorsori non riuscendo però ad arrestarli.

Il carabiniere quel giorno era in borghese e libero dal servizio. Balido, vedendo i lavori edilizi in corso, si avvicinò e disse: “Siete di qua? Sentite, ma per questi lavori avete chiesto il permesso agii amici di Mugnano? Andate da loro”. A ciò il militare si qualificò come “carabiniere” e bloccò Balido, il quale, però, riuscì a liberarsi ed a scappare, raggiungendo un complice che lo attendeva poco distante a bordo di una vettura.

 

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