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“Qua i napoletani non li vogliamo”, e massacrano di botte l’ambulante: arrestato capo ultras dell’Inter

"Qua non vogliamo napoletani", e massacrano di botte l'ambulante: arrestato capo ultras dell'Inter
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Ha picchiato violentamente  un ambulante perché quest’ultimo vendeva foto di calciatori e gadget sportivi fuori allo stadio Meazza, rompendogli una gamba a suon di calci. La sua unica colpa? Avere l’accento campano, e quindi il capo ultras dell’Inter gli ha chiaramente detto che “Qua i napoletani non li vogliamo”. Per questo motivo, il 47enne Andrea Beretta è finito in manette per lesioni personali e violenza aggravata. Domani verrà interrogatO.

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Un assalto nato senza senso, dal nulla, in occasione degli ottavi di Champions League tra Inter e Liverpool. Il gruppetto, capeggiato dallo stesso Beretta, era in un bar davanti San Siro: il ritrovo della Nord. Quando il gruppo ascolta la voce dell’ambulante, in lontananza, si fionda subito su di lui.

Berretta a quel punto punta l’uomo e gli esclame che “Siamo della curva Nord, qua i napoletani non li vogliamo“. Uno del branco lo immobilizza, mentre il capo ultras parte con schiaffi e pugni. Neanche quando l’ambulanzte cade a terra, in preda al dolore e ad un attacco d’asma, la furia degli aggressori si placa. Anzi, continuano a massacrarlo senza pietà.

Quando gli altri tifosi si rendono contro della gravità dell’aggressione, allertano i soccorsi che, giunti sul posto, assistono l’uomo. Quest’ultimo, a seguito del pestaggio, ha riportato un trauma tranico, contusioni e abrasioni, ed infine delle fratture.

 

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