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Ambulanza a sirene spiegate per portare i TikToker: il video dell’inaugurazione del negozio

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Un’ambulanza si ferma davanti ad un negozio di abbigliamento nel pieno della sua inaugurazione nel cuore di Napoli, a corso Umberto I. Lampeggianti attivati, sirene spiegate e una donna che continua ad urlare “fate spazio, fate spazio“. La situazione sembra grave e i preseti si guardano tra di loro preoccupati. La situazione si ribalta completamente quando, inaspettatamente, il portellone dell’autovettura si apre e da dentro non escono medici e infermieri. Escono, invece, 5 o 6 TikToker, chiamati presumibilmente per fare la loro comparsa alla festa di inaugurazione. “Siamo venuti qua con l’autoambulanza perché ci stava un’emergenza“.

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In uno dei video, pubblicato dallo stesso negozio, il veicolo si vede meglio, anche all’interno. Il nome della società è stato coperto con quello dell’attività commerciale, ma non ci sono dubbi: quella è un’ambulanza vera. Non dell’Asl, ma con tutta probabilità noleggiata da una ditta privata. Dentro c’è persino una barella e anche l’ “equipaggio” indossa abiti che somigliano a quelli dei sanitari. E pochi dubbi anche sul fatto che chiunque, nel vederla in strada e con la sirena, abbia pensato ad una emergenza sanitaria. Di certo non alla messinscena di un gruppetto di TikToker piuttosto noti in ambito locale.

Questa volta, però, la trovata potrebbe avere risvolti giudiziari. In piazza Nicola Amore, riporta Fanpage.it, è intervenuta la Polizia Locale. Gli agenti hanno identificato il titolare e gli ospiti presenti e nelle prossime ore verrà notificato un verbale per impatto acustico. Naturalmente accertamenti sono in corso anche sull’ambulanza, che non poteva essere utilizzata per questi scopi e, soprattutto, con queste modalità.

Se questo non è procurato allarme, diteci voi cos’è”, si chiede l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate. “Chiediamo alle autorità di prendere seri provvedimenti contro queste persone. Che, oltre ad avere infranto la legge, hanno sminuito l’immagine di chi si adopera tutti i giorni per tutelare la salute altrui“.

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