La strage di Toronto ha portato il terrore in tutto il mondo. A mettere in atto il folle piano omicida: Alek Minassian, 25enne canadese. L’uomo, il 23 aprile, alla guida di un furgone bianco preso a noleggio, ha fatto una strage investendo i passanti su un marciapiede. Alek è comparso davanti a una corte ed è stato incriminato per il reato di omicidio volontario e per quello di tentato omicidio per le persone ferite. Il bilancio delle sue vittime è salito a 10 mentre i feriti sono 15, di cui quattro in condizioni gravi.
Un “attacco deliberato”, spiegano gli investigatori, anche se al momento, ha sottolineato il capo della polizia, non ci sono connessioni con l’ipotesi terrorismo e non sono stati individuati rischi per la sicurezza nazionale. Tra le vittima c’era Anne Marie D’Amico, una delle prime ad essere identificate dopo la strage. La donna, 25 anni, era una dipendente di Invesco, azienda americana che si occupa di gestione degli investimenti. Il cognome italiano subito fa pensare alle sue origine nella penisola, difatti i bisnonni erano di origini lucane da parte del padre e del Nolano da parte della madre, come riportato da ilfattovesuviano. Lei è nata e vissuta sempre in Canada. Si era laureata alla Ryerson Universiy e fin dall’età di dodici anni aveva fatto volontariato con la famiglia – nonna, madre, padre e fratello – per Tennis Canada.
