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Andrea morto a 6 anni a Sharm el Sheikh, per i pm poteva essere salvato: “In Egitto ha ricevuto cure inadeguate”

andrea mirabile
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L’autopsia svolta in Italia è arrivata alle stesse conclusioni di quella già compiuta in Egitto: il piccolo Andrea Mirabile, morto a 6 anni il 2 luglio dell’anno scorso mentre era in vacanza con i suoi genitori in un resort di Sharm el Sheikh, sarebbe stato stroncato da una “gastroenterite acuta di origine ignota”. Gastroenterite che, però, non gli sarebbe stata fatale se solo il medico di turno nell’ambulatorio della struttura lo avesse mandato immediatamente in ospedale anziché rimandarlo indietro prescrivendogli una semplice terapia contro le intossicazioni alimentari.

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Andrea morto a 6 anni in Egitto per una gastroenterite, il medico egiziano è indagato

Per questo il dottore è indagato in Egitto, mentre il procuratore aggiunto Ennio Petrigni ed il sostituto Vittorio Coppola, che hanno coordinato l’inchiesta palermitana, hanno chiesto l’archiviazione del fascicolo.

Secondo i periti – sia italiani che egiziani a questo punto – il bambino “venne ricoverato in ospedale con grave ritardo e solo quando ormai le sue condizioni di salute erano compromesse”. I medici legali rimarcano inoltre che “la morte è stata causata dallo stato di disidratazione dovuto a una forte dissenteria”.

“La richiesta di archiviazione – conferma l’avvocato Mario Bellavista dello studio Giambrone&Partners che assieme al collega Alessandro Gravante rappresenta la famiglia – ci è stata notificata oggi. Siamo in attesa di valutare le motivazioni nei prossimi giorni e si presume che la Procura abbia ritenuto competente la giurisdizione egiziana per accertare eventuali responsabilità penali”.

La richiesta di non procedere in Italia, in altri termini, sarebbe tecnica: per poter processare il medico egiziano ritenuto responsabile dell’omicidio colposo del bambino nel nostro Paese occorrerebbe chiederne l’estradizione con tutte le complicazioni e l’allungamento dei tempi che questo comporterebbe. Visto che il dottore è già indagato in Egitto e lì sarà senz’altro processato non avrebbe alcun senso quindi prolungare l’iter giudiziario. La famiglia Mirabile, attraverso i propri legali, è già costituita nel procedimento a carico del medico del resort avviato in Egitto e lì formulerà anche la richiesta di risarcimento per i danni subiti. La madre del piccolo Andrea, incinta quando il bambino morì, e il padre furono peraltro colpiti anche loro da una gastroenterite, ma essendo adulti non ebbero le stesse conseguenze fatali del figlio.

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