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Angela Iannotta torna a casa, dopo il coma e sei operazioni può riabbracciare i figli 

Torna a casa Angela Iannotta dopo sei interventi
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Torna a casa dopo sette mesi di interventi chirurgici ed ospedali Angela Iannotta, la 28enne finita in coma dopo aver effettuato un bypass gastrico. Dopo vari trasferimenti tra ospedali e cliniche private Angela Iannotta è finalmente tornata a casa, grazie anche al pronto intervento e alle capacità dell’equipe del professor Francesco Corcione.

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Angela Iannotta torna a casa 

Angela Iannotta è viva e finalmente ha potuto riabbracciare i suoi figli. Sono sei gli interventi ai quali è stata sottoposta i primi due di chirurgia bariatrica e gli altri per ridurre i danni dell’infezione. L’ultimo degli interventi è stato effettuato il 13 giugno dal Professore Francesco Corcione. Il professore della Federico II ha effettuato un intervento salvavita per ridarle almeno parzialmente la funzionalità degli organi interni. Con l’ultima operazione Corcione ha infatti ricostruito parte dello stomaco, dell’esofago e dell’intestino di Angela Iannotta gravemente danneggiati dallo shock del mal riuscito bypass.

Il marito di Angela Iannotta, aiutato dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, ha deciso di esporre denuncia al commissariato di Marcianise della Polizia di stato. A seguito della denuncia la procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un indagine per capire cosa sia andato storto durante i due interventi. Risulta quindi indagato per lesioni gravissime il dottor Stefano Cristiano il chirurgo che ha effettuato le prime due operazioni. La prima, nel marzo scorso, di bypass gastrico a l’Aquila e la seconda a gennaio di quest’anno nella clinica ‘Villa del Sole’ a Caserta.

Le dichiarazioni del papà 

La ragazza va ancora monitorata, i danni riportati erano infatti molto gravi, ma ciò che importa è che la giovane mamma sia viva ed a casa con i suoi bambini come ricorda il padre, Mario Iannotta. “L’importante é che sia viva, grazie al professore Corcione. Eravamo pronti a tutto ed alla fine le nostre preghiere sono state esaudite“. Conclude poi: “Vogliamo che la giustizia faccia celermente il proprio corso e che siano accertate le responsabilità. Sono disposto a tutto pur di ottenere giustizia“.

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