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Aniello Russo morto allo Stir di Giugliano, in 8 verso il processo per l’incidente fatale all’operaio

Aniello Russo
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Va avanti il procedimento giudiziario per la morte di Aniello Russo, avvenuta il 10 aprile del 2019 allo Stir di Giugliano. Verso il processo ci sono 8 persone, tra cui amministratori, datori di lavoro e l’operaio che guidava il muletto che schiacciò Russo. Coinvolti Gabriele Gargano (in qualità di amministratore Sapna), Luigi Giordano (resp. sicurezza sul lavoro Sapna), Gianfranco Iodice (resp. tecnico e dirigente Sapna), Claudio Persico (resp. servizio prevenzione e protezione Sapna), Roberto Punzo (resp. dell’impianto Stir di Giugliano), Domenico Liguori (datore di lavoro della società Mast.),  Gianmarco Rossi (delegato resp. lavoro società Mast.) e Giovanni Savy (dipendente società Mast.), conducente del muletto che ha travolto la vittima.

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Aniello, come tutte le mattine, si era recato allo Stir di Giugliano  l’impianto di tritovagliatura e imballaggio dei rifiuti – quando fu travolto da un muletto. Troppo gravi le ferite riportate dall’operaio, che morì poco dopo. Aveva 52 anni.

Davanti al Gup del tribunale di Napoli, dott. Nicola Paone, c’è stata la costituzione delle parti civili. L’intera famiglia Russo e le parti offese sono difese dagli avvocati Umberto Perga, Nicola Alessandro D’Angelo, Luigi Ciccarelli e Michela Di Nardo. L’udienza è stata rinviata al 12 novembre.

 

 

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