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Napoli. Non è morta a causa del vaccino, arrivano i risultati dell’autopsia sul decesso di Annamaria

Annamaria
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Annamaria Mantile è morta a causa di un infarto intestinale.
L’insegnante di Napoli deceduta tre giorni dopo aver ricevuto la prima
dose di vaccino anti-Covid. L’autopsia sul corpo della 62enne esclude
dunque qualunque causa legata all’iniezione del vaccino AstraZeneca.

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L’infarto è stato a sua volta provocato dal sequestro, nella parete
addominale, di un’ansa del tratto digerente. Lo shock emorragico e
l’arresto cardiocircolatorio
sono stati fatali. Inizialmente era stata
paventata l’ipotesi di una reazione letale al vaccino, poiché
l’insegnante napoletana non presentava patologie pregresse. Le
risultanze dell’autopsia hanno però dissipato ogni dubbio.

INDAGINI SULLA MORTE DI STEFANO

Un militare in servizio ad Augusta, Stefano Paternò, originario di
Corleone, ma residente a Misterbianco è morto martedì mattina per un
arresto cardiaco nella sua abitazione. Come riporta l’Ansa il militare
43enne il giorno precedente si era sottoposto alla prima dose di
vaccino anti covid.

Paternò era sposato ed era padre di due figli. La Procura di Siracusa
ha aperto un’inchiesta. “Dalla prima ispezione cadaverica sembra che
il militare sia deceduto per un arresto cardiaco
– dice il procuratore
di Siracusa, Sabrina Gambino – Al momento non c’è alcun rapporto causa
effetto ma possiamo solo rilevare una coincidenza cronologica.
Dobbiamo attendere l’esito dell’autopsia per avere un quadro più
chiaro”.
Dell’esame autoptico, che potrebbe avere luogo già oggi, si
occupa la Procura di Catania su rogatoria. Al momento non ci sono
evidenze che possano collegare il decesso alla somministrazione del
vaccino.

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