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“Ma quale camorra, io vendo i calzini alla stazione”, estorsore del clan Contini si dichiara innocente

Antonio Architravo
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“Sono innocente, io non faccio estorsioni ma vendo calzini alla stazione di Napoli”. Si è difeso così, durante l’interrogatorio di garanzia tenutosi davanti al giudice del tribunale di Napoli, Antonio Architravo, accusato di aver chiesto il pizzo sul cantiere per nome del clan Contini, costola dell’Alleanza di Secondigliano. Architravo (difeso dall’avvocato Giuseppe Gallo) si è dichiarato innocente: “Non sono io quello che portava il motorino, vendo calzini alla stazione”, ha detto l’uomo. Il legale ha annunciato che presenterà ricorso al Riesame per la scarcerazione.

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I fatti

La squadra mobile di Napoli (sezione Criminalità organizzata) ha arrestato Antonio Architravo 49 anni, ritenuto gravemente indiziato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini sono state avviate a maggio 2021 in seguito della denuncia sporta dal titolare di un’impresa edile, impegnata nei lavori di ristrutturazione di un immobile nel quartiere Vasto-Arenaccia, zona rientrante nella sfera di influenza e controllo del clan camorristico Contini, famiglia aderente allo storico cartello criminale dell’alleanza di Secondigliano. Ad incastrare il 49enne, ritenuto legato al clan Contini (organizzazione camorristica componente della cosiddetta Alleanza di Secondigliano), hanno contribuito le dichiarazioni rese dai testimoni e l’analisi dei filmati di videosorveglianza che hanno immortalato i transiti del motociclo utilizzato dall’indagato.

L’indagine è stata avviata nel maggio 2021 dopo la denuncia presentata dal titolare di un’impresa edile.

 

 

 

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