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Arriva il reddito d’infanzia, 400 euro al mese per ogni figlio fino a 6 anni: i requisiti

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Nel quadro della lotta al calo demografico, il governo Meloni si propone di avviare una “rivoluzione del welfare” attraverso una proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia. Questa iniziativa mira a sostenere la natalità, la genitorialità e l’occupazione femminile, con l’obiettivo di introdurre cambiamenti significativi per affrontare il problema della denatalità in Italia.

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Il Reddito d’infanzia e l’Assegno di gioventù

La proposta di legge prevede due importanti contributi economici: il “Reddito di Infanzia” e l'”Assegno di Gioventù“. Il Reddito di Infanzia è destinato a tutte le famiglie con un reddito inferiore a 90.000 euro e consiste in un sostegno di 400 euro al mese per i primi 6 anni di vita di ogni figlio a carico. Questo importo può essere cumulato con l’Assegno Unico Universale, che spetta ai figli dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni. L’Assegno di Gioventù, invece, è destinato ai ragazzi dai 7 ai 25 anni e prevede un contributo mensile di 250 euro, a condizione che il giovane sia registrato presso un istituto scolastico o universitario.

Tuttavia, le proposte non sono prive di sfide, in quanto comportano costi significativi. Si stima che il Reddito di Infanzia costi circa 28.800 euro nei primi 6 anni, mentre l’Assegno di Gioventù raggiunga i 57.000 euro. Il governo sta valutando diverse fonti di finanziamento, inclusi i fondi residui dall’Assegno Unico, ma le decisioni definitive saranno prese con l’approvazione della Manovra 2024.

Oltre ai contributi finanziari, la proposta di legge prevede un ampio spettro di misure per sostenere le famiglie. Ciò include l’accesso gratuito alle scuole dell’infanzia, l’adeguamento dei posti disponibili negli asili nido, l’apertura estiva degli asili nido e la promozione di asili nido familiari sul modello tedesco, un sostegno alle famiglie in merito ai servizi di trasporto locale, un maggiore congedo di maternità, l’obbligo in luoghi pubblici di spazi muniti per il cambio ai neonati.

Novità a favore dell’occupazione femminile

Riconoscendo l’importanza dell’occupazione femminile per la crescita economica e la stabilità delle famiglie, la proposta di legge prevede incentivi fiscali per l’assunzione di donne in età fertile o neo mamme, agevolazioni per l’accesso al part-time e esenzioni contributive per sostituire donne in maternità.

 

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