E’ online la domanda per richiedere l’Assegno Unico universale. L’importo è determinato sulla base dell’Isee del nucleo familiare del beneficiario della prestazione. Le domande presentate a partire dal 1° gennaio al 30 giugno, l’assegno decorre dalla mensilità di marzo. Le domande presentate dal 1° luglio in poi, la prestazione decorre dal mese successivo a quello di presentazione. Intanto sono state 110mila le domande di assegno unico ricevute on line dall’Inps nelle prime 48 ore del nuovo aiuto per le famiglie con figli.
Dunque la domanda deve essere presentata dal genitore una volta sola per ogni anno di gestione e deve indicare tutti i figli per i quali si richiede il beneficio. Prevista inoltre la possibilità di aggiungere ulteriori figli per le nuove nascite che dovessero verificarsi in corso d’anno e ferma restando la necessità di aggiornare la Dichiarazione Sostitutiva Unica per gli eventi sopravvenuti.
CALCOLO A PORTATO DI SMARTPHONE
Dunque l’Inps ha pubblicato online la simulazione dell’importo mensile dell’assegno unico. Il contributo è destinato al sostegno per dei figli a carico. Il servizio è accessibile da qualunque dispositivo mobile o fisso e non sono richieste credenziali per il suo utilizzo. Il risultato del simulatore è indicativo. Il simulatore darà una prima stima a partire dal numero di figli, dall’età anagrafica e dallo stato di disabilità. Servirà l’importo Isee in corso di validità per l’anno 2022 che si calcola sui redditi 2020 attestati nella certificazione unica 2021. In caso di separazioni, divorzi o genitori non conviventi i dati reddituali dell’altro genitore vanno comunque indicati. Per calcolare bisognerà collegarsi al sito dell’Inps.
QUANDO PARTE L’ASSEGNO UNICO
L’assegno unico parte a gennaio ma arriverà concretamente a marzo, quando scatteranno anche i benefici della nuova Irpef a quattro aliquote e, con un conguaglio, si recupereranno gli sconti previsti per i due mesi precedenti. Il risultato del simulatore dell’assegno unico è solamente indicativo, dal momento che per ottenere la prestazione occorre presentare relativa domanda e attendere l’esito dell’istruttoria della domanda stessa svolta dall’Inps. L’istituto previdenziale verificherà le autodichiarazioni rese sulla base delle informazioni presenti nelle banche dati a disposizione dell’Istituto.
GLI IMPORTI DEL CONTRIBUTO
Per circa la metà delle famiglie italiane (fino a 15.000 euro di ISEE) è pari a 175 euro mensili per il primo e secondo figlio e 260 dal terzo in poi. Sono previste maggiorazioni dell’assegno unico per ciascun figlio minorenne con disabilità, per ciascun figlio maggiorenne con disabilità fino al ventunesimo anno di età, per le madri di età inferiore a 21 anni, per i nuclei familiari con quattro o più figli, e per i nuclei con secondo percettore di reddito. L’assegno è riconosciuto senza limiti di età per ciascun figlio con disabilità. Tra le novità principali introdotte nel testo approvato a seguito delle osservazioni delle Camere, i trattamenti in favore di figli disabili maggiorenni. Per i figli disabili tra 18 e 21 anni, la maggiorazione prevista è stata incrementata da 50 euro mensili a 80 euro mensili.
LA MAGIORAZIONE E IL REDDITO DI CITTADINANZA
È previsto che i genitori di figli disabili con più di 21 anni, pur percependo l’assegno, potranno continuare a fruire della detrazione fiscale per figli a carico. La domanda per il riconoscimento dell’assegno potrà essere presentata a partire dal 1° gennaio 2022. La presentazione della domanda avviene in modalità telematica all’INPS ovvero presso gli istituti di patronato.
Per i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza, l’assegno unico e universale è corrisposto d’ufficio congiuntamente con il Reddito di cittadinanza e secondo le modalità di erogazione di quest’ultimo, sottraendo la quota prevista per i figli minori. Il pagamento dell’assegno è corrisposto da marzo di ogni anno fino al febbraio dell’anno successivo.