Home Cronaca Associazione a delinquere, armi e rapine con sparatoria: scarcerato 27enne di Giugliano

Associazione a delinquere, armi e rapine con sparatoria: scarcerato 27enne di Giugliano

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Antonio Fiorillo, giuglianese del ’96, era stato condannato ad 8 anni di reclusione per associazione a delinquere, quattro rapine ai danni di gioiellerie, due furti e due ricettazioni, porto e detenzione di arma ed era detenuto presso il carcere di Secondigliano. Il Magistrato di Sorveglianza Dottoressa Elena Valente ha concesso la detenzione domiciliare, accogliendo la richiesta dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, consentendo al giovane di espiare la pena residua presso l’abitazione di Giugliano in Campania.

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In primo grado Fiorillo alias squarcione era stato condannato a 14 anni di reclusione. La Corte di Appello di Napoli aveva poi ridotto la pena in anni 8 di reclusione.

I fatti

I carabinieri della tenenza di Sant’Antimo hanno eseguito a carico di Antonio Fiorillo, un 20enne di Giugliano in Campania già noto alle forze dell’ordine, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentata rapina aggravata in concorso, detenzione e porto illegale di arma da sparo e ricettazione emessa dal g.i.p. del tribunale di Napoli Nord.
Il 19 marzo dell’anno scorso lui e il complice -Giuseppe Rendola, un 22enne di Giugliano arrestato il 5 maggio 2016- si erano introdotti in una gioielleria di Sant’Antimo e avevano tentato di rapinare il titolare. Il loro piano fallì perchè il titolare dell’attività sparò 3 colpi d’arma da fuoco a scopo intimidatorio, ai quali i malviventi non esitarono a rispondere.
Fiorillo era stato immortalato dalla videosorveglianza mentre commetteva la tentata rapina ed era stato poi riconosciuto dai militari, quindi raggiunto da o.c.c. e tratto in arresto. Durante la perquisizione contestuale all’esecuzione della misura, il 20enne è stato trovato in possesso di 20 grammi di hashish e 4 di marijuana nascosti nel comodino in camera da letto, per cui è stato ulteriormente segnalato all’autorità giudiziaria. Per detenzione di stupefacenti  a fini di spaccio. Dopo le formalità è stato tradotto al carcere di Poggioreale.

La banda. Grazie alle indagini è stato possibile identificare il promotore e gli altri 5 membri di un’ associazione per delinquere che, unitamente a complici esterni, aveva posto in essere una diffusa attivita predatoria nelle province di Napoli e Caserta. Ogni colpo era preceduto da un’attenta pianificazione e da accurati sopralluoghi in orario diurno e sempre svolto utilizzando mezzi rubati e armi che venivano custodite a turno dai membri del sodalizio. Gli episodi di rapina contestati sono 19: in danno di due gioiellerie, un distributore di benzina, tre rivendite di tabacchi, un centro medico ed un supermercato, quattro episodi di ricettazione, un episodio di estorsione con le modality del “cavallo di ritorno”, otto episodi complessivi di furto in danno di esercizi commerciali e di autovettura e due furti in abitazione.
I colpi grossi. Tali attività delittuose hanno fruttato al gruppo complessivi ricavi illeciti per un valore di oltre 100 mila euro. Tra i reati contestati i più proficui per il sodalizio criminale sono stati Ia rapina al supermercato “A Casa Mia” di Casapulla, nel casertano, nel corso della quale furono asportati oltre 50.000 euro in contanti ed il furto commesso presso I’abitazione di una anziana donna di Giugliano in Campania, parente di un’indagata che, con La sua complicità, permetteva al gruppo di sottrarre 6000 euro in contanti ed un quantitativo di oggetti preziosi per un valore superiore ai 20.000 euro. Le misure cautelari (15 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 4 degli arresti domiciliari) sono state eseguite nei confronti di 16 soggetti liberi e 3 già detenuti per altri reati.

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