Home Economia Aumento della benzina, Ministero: “In linea con rialzo delle accise”

Aumento della benzina, Ministero: “In linea con rialzo delle accise”

Aumento della benzina, Ministero: "In linea con rialzo delle accise"
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Aumento della benzina, Ministero: “In linea con rialzo delle accise”.  Nella prima settimana di gennaio il dicastero dell’Ambiente ha rilevato nel consueto monitoraggio nazionale un aumento dei prezzi sostanzialmente in linea con il rialzo dovuto alla mancata proroga del taglio delle accise. Stando a quanto pubblicato sulla pagina web del Mase dedicata all’andamento dei prezzi settimanali, tra il primo e l’8 gennaio la benzina in modalità self è salita da 1,644 euro a 1,812 euro al litro con un aumento di 16,8 centesimi.

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IL LISTINO DEI CARBURANTI

I listini dei carburanti continuano a mantenersi su livelli elevatissimi, al punto che in autostrada il prezzo del gasolio in modalità servito supera in molti distributori i 2,4 euro al litro, sfondando sulla A14 il tetto dei 2,5 euro. Lo denuncia il Codacons, che sta monitorando l’andamento dei listini al dettaglio. In base agli ultimi prezzi comunicati tra ieri e oggi dai gestori al Ministero delle imprese, sulla A1 la verde arriva a costare 2,369 euro al litro col servito, il gasolio 2,449 euro. Situazione analoga sulla A4 dove un litro di benzina arriva a 2,384 euro, il diesel 2,459 euro. Presentato l’esposto all’Antitrust.

“EFFETTI SULLE FAMIGLIE MENO ABBIENTI”

I carburanti hanno sull’inflazione un effetto “diretto” e uno “indiretto”, dovuto ai trasporti e all’intermediazione. “Questo può rappresentare un grosso problema in prospettiva se le cose dovessero andare nella direzione di una continua crescita”: così il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, parlando a Sky Tg24. Blangiardo ha ricordato la stima dell’Istituto sull’inflazione acquisita per il 2023, pari al 5,1%, un dato che però ora potrebbe apparire “ottimistico”: “se le cose dovessero ulteriormente peggiorare, il valore potrebbe essere superato al rialzo con effetti soprattutto sulle famiglie meno abbienti”.

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