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Bambino rom comprato dall’uomo del clan: «Gli hanno dato il nome del boss»

Nel riquadro Raffaele Maddaluno
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Un bambino acquistato dal clan. Per 10mila euro. C’è anche questo agghiacciante retroscena nelle oltre 800 pagine di ordinanza cautelare che qualche giorno fa ha inferto un duro colpo ai clan di Napoli est, i Rinaldi, i RealeFormicola e i Silenzio (leggi qui l’articolo). Il particolare, emerso già l’anno scorso con l’assoluzione del boss Ciro Rinaldi, viene riportato dal collaboratore di giustizia Giorgio Sorrentino. L’uomo che ha svelato segreti e affari del gruppo del rione Villa. Secondo Sorrentino, Raffaele Maddaluno ‘nzalatella, uno dei colonnelli del clan (leggi qui l’articolo), avrebbe acquistato un neonato per la somma di 10mila euro registrandolo come suo figlio e chiamandolo Ciro in onore del boss.

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Il bambino comprato: per tale vicenda Rinaldi è stato assolto

«Lello Maddaluno sta crescendo nella sua abitazione un bambino che non è suo figlio. Questo bambino è stato “comprato” da alcuni romeni ed i soldi — 10mila euro —sono stati dati da Rinaldi Ciro My way che ha fatto questo regalo. Per ringraziare My way, Lello Maddaluno e la moglie hanno deciso di chiamare questo bambino Ciro. ll fatto è accaduto l’anno scorso e da tramite c’è stata una signora chiamata Maria». Ciro Rinaldi ha affrontato anche un processo per questa vicenda, ma è stato assolto. Il boss aveva ammesso di avere consegnato 10mila euro a Maddaluno dichiarandosi però del tutto estraneo alla compravendita del bambino. Erano stati i legali di Rinaldi, gli avvocati Raffaele Chiummariello e Salvatore Impradice, a dimostrare l’estraneità ai fatti di Rinaldi e così il gip aveva escluso l’aggravante camorristica facendo cadere definitivamente ogni ipotesi della complicità dello stesso My way.

 

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