Home Cronaca Beccate con 175mila euro falsi in casa, arrestate 2 sorelle a Napoli

Beccate con 175mila euro falsi in casa, arrestate 2 sorelle a Napoli

https://internapoli.it/alta-tensione-tra-usa-e-cina-biden Un altro duro scontro tra i due potenti stati
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Un sequestro importante è stato compiuto dai Carabinieri del nucleo operativo della compagnia Stella. Sono stati scovati 175.750 mila euro contraffatti, ritenuti di ottima fattura: suddivisi in banconote di ogni taglio da 20 a 500 euro. La scoperta è stata condotta a Poggioreale nell’abitazione delle sorelle Giuseppina e Mena Altieri: 51 anni la prima, 47 la seconda. Le donne non hanno saputo spiegare per quale motivo avessero così tante banconote false e sono finite in manette per spendita e introduzione nello stato di monete falsificate. Sono ora nel carcere di Pozzuoli, in attesa di giudizio.

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Nascondevano 60 milioni di euro falsi, scovato il tesoro dei ‘finti gioiellieri: articolo del 25 marzo 

Nascondevano 60 milioni di euro falsi, scovato il tesoro dei ‘finti gioiellieri. L’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile, diretta dalla Procura della Repubblica di Livorno, prende le mosse da una truffa posta in essere nella città labronica nell’estate del 2020. Dopo una serie di contatti intrattenuti telefonicamente, una famiglia della provincia di Livorno prese appuntamento con dei sedicenti gioiellieri di origine israeliana, abitanti in Svizzera e con alcune gioiellerie in diverse località del Piemonte, per vendere alcuni gioielli di famiglia. Nell’incontro preliminare, i beni vennero valutati 264mila euro.

Al successivo e definitivo appuntamento, fissato dagli acquirenti nella business room di un prestigioso hotel cittadino, avvenne la vendita dell’oro, con contestuale consegna delle banconote. Una volta tornati a casa, gli ignari venditori realizzarono di essere stati truffati, avendo ricevuto il pagamento in banconote da 100 euro false. I truffatori, abili nel confondere i venditori, avevano ripetutamente consegnato la stessa mazzetta di banconote autentiche, facendole contare alle parti offese con una macchinetta conta soldi e, quando la restituivano ai sedicenti gioiellieri, questi la sostituivano con una mazzetta falsa, ripetendo il raggiro sino al raggiungimento della cifra concordata.

 

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