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Banda del buco, lasciano il carcere i Cortese: padre e figlio furono catturati in Spagna

Cortese Salvatore
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Lasciano il carcere ed ottengono i domiciliari i due Cortese, padre e figlio. La Corte di Appello di Napoli ha infatti concesso i domiciliari in comunità di recupero a Cortese Salvatore mentre ad Antonio Cortese presso l’abitazione.  I due furono arrestati dalla Polizia spagnola a seguito do un mandato di arresto europeo emesso a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare del 24.6.2019 del G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di reati contro il patrimonio, rapina aggravata, furto aggravato, porto e detenzione di armi comuni da sparo.

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Gli stessi sono i componenti della cosiddetta “Banda del buco”.

Le attività investigative coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli e condotte dalla squadra mobile – Sezione Antirapina consentirono di localizzare  Antonio e Salvatore Cortese nella città spagnola di Malaga dove furono tratti in arresto.

Assalto da “Trucchi”, padre e figlio estradati dalla Spagna: sono imparentati con i Saltalamacchia dei Quartieri

Sono stati estradati dalla Spagna, atterrando a Roma prima del trasferimento al carcere di Rebibbia. Per Antonio e Salvatore Cortese, padre e figlio di 50 e 28 anni, napoletani del centro antico di Napoli, la latitanza di 7 mesi è finita grazie alle indagini condotte dalla questura partenopea e l’aiuto del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia. I 2 uomini, imparentati con i Saltalamacchia dei Quartieri Spagnoli attraverso la famiglia Macor, erano ricercati per la clamorosa rapina alla gioielleria “Trucchi” in piazza dei Martiri dell’11 giugno 2019.

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