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Banda della spaccata tra Napoli e Caserta:«Se facciamo tre colpi, ci abbuschiamo i soldi»

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Una banda consolidata che sapeva dove e quando colpire. E’ questo il profilo delle otto persone arrestate due giorni fa con l’accusa di furto aggravato. Secondo le indagini, la banda avrebbe messo a segno numerosi colpi ai danni di importanti negozi d’abbigliamento di lusso, tra la provincia di Napoli e quella di Caserta non disdegnando di colpire nemmeno le tabaccherie. I colpi in questione si sono verificati tutti tra il luglio del 2017 e il mese di gennaio del 2018. Grazie alle denunce delle vittime e all’analisi dei filmati girati dagli impianti di videosorveglianza collocati nei pressi delle attività commerciali prese d’assalto dalla presunta base, i carabinieri – le cui indagini sono state coordinate dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – sono riusciti a dare un volto ai banditi della “spaccata”.

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Tra le persone arrestate Francesco Di Leva, considerato il capo della banda, Giovanni Flauto, Ciro Storto, Salvatore Rubino, Angelo Fusco, Massimiliano Tramontano, Antonio Iandolo. Uno dei colpi più significativi, quello nella tabaccheria di via Iannelli ‘commentata’ dalle voci degli indagati:«Abbiamo fatto 400 euro ciascuno. amò, sono soldi, oh. E tu, se fai tré lavori di questi a settimana, 4/500 euro a testa sono 1500 euro, due minuti di lavoro… che vai trovando?». Per quel raid sono stati indagati in tre,Massimiliano Tramontano, Francesco Di Leva e Ciro Storto: i tre, aiutati da alcuni compici, sono accusati di aver preso quattro pacchi di Gratta e Vinci per un valore di 1200 euro oltre a 6500 euro in contanti.

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