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Banditi killer a Napoli, l’indagine si allarga: raffica di segnalazioni sui colpi nell’area nord

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Fabricio Hadzovic e i suoi complici potrebbero aver colpito tante e più volte nel corso delle scorse settimane. E’ questa una delle piste che gli investigatori stanno seguendo nelle indagini relative ai colpi avvenuti nell’area nord che potrebbero avere un legame con la banda responsabile della morte dell’agente scelto Pasquale Apicella (e del ferimento del suo collega, l’assistente capo Salvatore Colucci). L’ipotesi investigativa, riportata in anteprima qualche giorno fa da Internapoli, ha iniziato a prendere corpo fin dalle ore successive alla morte dell’agente di stanza al commissariato di Secondigliano. Un’ulteriore conferma ai primissimi sospetti degli inquirenti è quell’episodio relativo al 2017 che vede come protagonista proprio Fabricio Hadzovic che ha ammesso le due tentate rapine (alla banca Credit Agricole di via Abate Minichini e a quelle della Deutsche Bank di Casoria) ma non la volontà di uccidere Apicella: nel 2017 Hadzovic prima di essere arrestato dai carabinieri della compagnia di Giugliano tentò di speronare la vettura dei militari con la stessa tecnica ‘ad ariete’ usata una settimana fa.

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Non solo. Nei giorni scorsi sono giunte tante segnalazioni relative a colpi avvenuti nell’hinterland napoletano con la stessa tecnica, raid che adesso potrebbero far piovere sul capo della banda altre accuse (tre di loro sono accusati di omicidio volontario, il quarto complice di favoreggiamento). L’auto protagonista del tragico impatto di Calata Capodichino sembra infatti essere la stessa di alcuni frame acquisiti dalle forze dell’ordine, immagini relative ad altri colpi contro banche e uffici postali. C’è attesa adesso per la decisione del Riesame sul ricorso avanzato dagli avvocati dei quattro: i legali puntano ad una misura più tenue, gli arresti domiciliari.

Due giorni fa si è intanto svolta l’autopsia sul corpo di Apicella. I funerali dell’agente scelto, originario del rione Gescal a Miano, si svolgeranno venerdì 8 maggio anche se non è stata decisa ancora la chiesa: i colleghi di Lino vorrebbero partecipare ma esistono i limiti imposti dalla normativa anti-Covid. Da ieri in molti hanno iniziato a postare la foto di Apicella sulle loro bacheche: un segno di vicinanza per il loro ‘fratello di giubba’.

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