L’orrore è avvenuto in un studio privato e sulla vicenda vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti. A conclusione di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola aventi ad oggetto una condotta di violenza sessuale commessa in danno di una minore di tre anni da parte di un 24enne che è stato arrestato nella mattinata di ieri dai carabinieri della compagnia di Nola. La violenza è avvenuta lo scorso gennaio, circa 5 mesi fa quando la donna arrivata nello studio si allontana per pochi minuti e al suo rietro l’agghiacciante scena: la figlia di 3 anni in lacrime e ricoperta di sangue. Da qui il sospetto e la conferma avuta all’ospedale Santobono di Napoli. Avviate le indagini, raccolte le testimonianze e le immagini l’orco ha avuto un nome ed un volto. Intanto subito è scattata la gogna mediatica nei confronti del giovane: «Deve crepare in carcere»
LE INDAGINI
Le indagini sono scaturite da una confidenza raccolta dai militari a seguito dell’intervento di una pattuglia dei Carabinieri di Nola. L’azione delle forze dell’ordine hanno consentito di delineare un grave.
Univoco e concordante quadro indiziario a carico della persona indagata, un disoccupato 24enne. L’uomo è ritenuto dunque responsabile di aver commesso nel gennaio 2018 atti di violenza sessuale aggravata ai danni della minore. I controlli effettuati all’ospedale pediatrico Santobono hanno confermato l’abuso.
LE DICHIARAZIONI DELLA MAMMA
“Quando sono tornata accanto a mia figlia l’ho trovata in lacrime e sanguinante, quel giovane mi ha detto che si era fatta male giocando. Ho capito che era stata violentata” ha dichiarato la mamma della piccola al Fatto Vesuviano.
