Home Cronaca Blitz contro il nuovo clan di Caivano, scarcerato il ras Gallo

Blitz contro il nuovo clan di Caivano, scarcerato il ras Gallo

Blitz contro il nuovo clan di Caivano, scarcerato il ras Gallo
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Prime crepe sull’inchiesta che qualche settimana fa ha sgominato il gruppo Gallo-Angelino, nuova formazione criminale di Caivano. Il giudice per le indagini preliminari, accogliendo le argomentazioni sollevate tramite istanza dall’avvocato difensore Rocco Maria Spina, ha disposto la scarcerazione di Vincenzo Gallo, concedendo per il 76enne la misura degli arresti domiciliari.

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Vincenzo Gallo è il padre di Massimo considerato uno dei vertici del nuovo sodalizio. Secondo la ricostruzione della Procura Gallo junior, insieme ad Antonio Angelino, gestiva le estorsioni e lo spaccio di droga. Secondo le indagini e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, Gallo avrebbe conquistato il potere dopo gli arresti dei capiclan delle famiglie Sautto e Ciccareli, inoltre, Massimo ‘o chiattone avrebbe consolidato la sua posizione dominante grazie all’alleanza con Tibbiuccio Angelino, ex cutoliano.

COME ARRIVARONO I GALLO-ANGELINO AL POTERE

Nel 2011 Antonio Ciccarelli venne scarcerato e così riprese il controllo di tutte le attività illecite a Caivano: principalmente il traffico di droga nel Parco Verde. Dunque il boss strinse un patto con Massimo Gallo, al quale fu affidato, in esclusiva, il compito di rifornire le piazze di spaccio nel Parco Verde. Gallo, però, tramava contro Ciccarelli e per questo venne cacciato.

Nel dicembre 2014 Ciccarelli finì nuovamente in manette insieme ai suoi fedelissimi e nello stesso mese Nicola Sautto, tornato ormai in liberta, ereditò il controllo del gruppo criminale. Anche lui, però, perse il suo potere nel novembre del 2019 quando finì dietro le sbarre insieme ai suoi affiliati.

La svolta criminale arrivò nel febbraio 2020 quando anche Gennaro Antonio Sautto venne catturato, ciò permise l’ascesa criminale da parte di Gallo e di Angelino. I pentiti hanno ricostruito prima il rapporto di collaborazione tra Ciccarelli e Gallo e poi, la successiva guerra di camorra terminata con la pax armata siglata grazie l’intermediazione di un importante esponente del clan Mariano.

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