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Blitz dei Nas nelle pizzerie di Napoli, sequestrati oltre 50 chili di alimenti

Carabinieri Nas, foto di repertorio
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I carabinieri del Nas di Napoli hanno ispezionato numerose pizzerie del centro storico della città partenopea, accertando in un caso che gli alimenti da somministrare ai clienti erano in pessimo stato di conservazione. Al termine delle verifiche sono emerse “significative carenze igieniche sanitarie” e sono stati sequestrati oltre 50 chili di alimenti privi di tracciabilità alimentare. Disposta la chiusura immediata di due depositi e dei relativi spogliatoi poiché privi dei requisiti igienicosanitari necessari. In totale sono state comminate sanzioni per complessivi 12mila euro.

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DAL NOSTRO ARCHIVIO | Blitz dei Nas in parchi acquatici e piscine, strutture chiuse anche a Napoli e provincia [ARTICOLO 11/08/2022]

Strutture abusive o con acqua contaminata da batteri fecali. Sono 10 i parchi acquatici chiusi dai carabinieri dei Nas dopo una campagna di controlli in tutta Italia tra luglio ed agosto. I carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni hanno ispezionato 288 strutture. Fra queste, 83 sono risultate irregolari (pari al 28%), e hanno portato alla contestazione di 108 sanzioni penali ed amministrative per oltre 40 mila euro. Tra le strutture chiuse, in 4 episodi nelle province di Messina Viterbo e Latina i controlli hanno accertato «l’inidoneità delle acque utilizzate negli impianti natatori e di divertimento». Rilevando anche «elevati contenuti di coliformi fecali e cariche batteriche, tali da rendere l’acqua pericolosa per la salute umana».

Altre tre piscine abusive sono state chiuse nelle province di Napoli, Reggio Calabria e Bari. Altre 3 strutture hanno avuto la stessa sorte per rilevanti carenze strutturali ed autorizzative. Le violazioni hanno riguardato situazioni di inosservanza alla normativa di sicurezza dei luoghi di lavoro e di prevenzione ai rischi di utilizzo delle strutture da parte degli utenti, incluse le misure di contenimento alla diffusione epidemica del Covid-19. Come l’assenza di cartellonistica informativa per gli avventori e la mancanza delle periodiche pulizie e sanificazioni.

Presso i punti ristoro delle strutture sono stati sequestrati oltre 250 chilogrammi di alimenti, destinati alla somministrazione alla clientela, risultati scaduti di validità e privi di tracciabilità. E sono state rilevate carenze igieniche e strutturali degli ambienti di preparazione dei pasti, spesso rimediati in spazi ristretti, privi dei minimi requisiti per garantire condizioni ottimali di funzionamento e di manutenzione.

 

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