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Prima il furto nell’auto, poi la ‘partita di droga’ dimenticata nella Qashqai portata al lavaggio: retroscena sul blitz a Giugliano

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Sono due gli episodi rilevanti che hanno dato una spinta fondamentale alle indagini portate avanti dai carabinieri della  Stazione di Varcaturo, guidati dal maresciallo Procolo Petrungaro, coordinati dal capitano Andrea Coratza della Compagnia di Giugliano,  e concluse stamattina, che hanno portato all’applicazione di una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord a carico di 6 persone (la settima è ricercata, ndr).

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IL PRIMO EPISODIO

Il primo episodio risale al novembre del 2017, quando in un un autolavaggio di Varcaturo furono rinvenuti 200 grammi di cocaina all’interno di un contenitore dei rifiuti. A gettare la droga nel cassonetto erano stati, senza volerlo, gli addetti dell’autolavaggio, i quali non si accorsero che quel pacco rinvenuto nella Nissan Qashqai di Salvatore Piccolo (uno degli arrestati stamattina) non era spazzatura ma cocaina. Piccolo portò l’auto a lavare perché aveva subito un furto. I ladri gli ruppero il finestrino e gli sporcarono i sediolini. Così decise di portare la Nissan Qashqai a ripulire. Ma dimenticò che all’interno c’era quel pacco di cocaina, che doveva essere consegnato ai suoi fornitori. Poi furono i dipendenti dell’autolavaggio ad accorgersi dello stupefacente e ad avvertire i militari della Stazione di Varcaturo. La Nissan Qashqai era la vettura che spesso veniva utilizzata dalla banda per i viaggi della droga. Oltre a Piccolo sono stati coinvolti nel blitz Vincenzo Mariniello , 45 anni, di Acerra (ai domiciliari); Giovanni Testa 47 anni di Montesarchio (ai domiciliari), Pasquale Ciacciarelli detto “ ‘u campagnuolo”, 36 anni, residente a Giugliano (ai domiciliari); Anna Picariello 38 anni obbligo di presentazione alla pg;  Riccardo Dell’Aversana, 26 anni di Giugliano, obbligo di presentazione alla pg.

IL SECONDO EPISODIO

Il secondo episodio risale al 4 febbraio scorso quando i carabinieri della Stazione di Varcaturo sequestrarono un chilo di marijuana e 200 grammi di cocaina e arrestarono due persone, tra cui c’era proprio Salvatore Piccolo. Fu sorpreso insieme ad un 30enne di Acerra a cui consegnò in mezzo alla strada una busta da supermercato e aveva ricevuto delle banconote arrotolate.
Nella busta c’era un chilogrammo di marijuana suddivisa in confezioni, come hanno poi accertato i militari dell’arma.

LE ACCUSE E LE INDAGINI

Tutti sono accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le attività in parola, secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal GIP, consentivano di raccogliere gravi elementi di colpevolezza a carico degli indagati che nella maggior parte dei casi utilizzavano la predetta autovettura per effettuare la cessione di stupefacenti tra le province di Napoli, Benevento e Avellino. Esclusi, almeno per ora, legami con la criminalità organizzata locale. I pusher ed i corrieri partivano da Giugliano per vendere droga anche in altre zone, attraverso una fitta rete di corrieri che a loro volta smerciavano ad altre persone. Un giro d’affari di diverse migliaia di euro stroncato dai carabinieri.

 

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