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Bomba alle Case Nuove, il profilo dei responsabili: i Rinaldi a caccia di alleati

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In tempi di guerra quello che conta è fidarsi degli alleati giusti. Lo sanno bene i Ribnaldi che dalle loro roccaforti delle Case Nuove e del rione Villa hanno fatto partire un ordine tassativo: eliminare i Mazzarella e in particolare il ras che da San Giorgio a Cremano sta creando non pochi grattacapi al gruppo di Gennaro e Ciro ‘My way’. Ecco dunque che i vertici hanno chiamato a raccolta(secondo quanto si vocifera) i loro alleati ossia tutti coloro che hanno conti aperti con i Mazzarella: i Reale, i Saltalamacchia dei Quartieri (nemici dei Masiello ‘testa di ponte’ dei Mazzarella tra i vicoli ridosso di via Toledo) e soprattutto i Contini e l’Alleanza di Secondigliano. Del resto più volte gli uomini delle Case Nuove sono stati segnalati in compagnia di persone di Secondigliano: il rischio, sussurrano gli inquirenti, è che un conflitto ‘locale’ possa allargarsi in altri quartieri di Napoli.

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Proprio la necessità di ottenere l’appoggio dagli alleati giusti e, al contrario, di impedire alla controparte di rafforzarsi, è stato il ‘movente’ alla base della bomba fatta esplodere il 3 dicembrescorso sotto l’abitazione di Antonio Caldarelli,capostipite dell’omonima famiglia delle Case Nuove in via padre Ludovico da Casoria. Gli investigatori hanno ricevuto informazioniconfidenziali su chi l’avrebbe piazzata, ma non sono arrivati riscontri equindi il caso è ancora aperto e porta dritto al clan Mazzarella. Di sicurol’intimidazione è anch’essail frutto avvelenato degliscontri in atto tra SanGiovanni a Teduccio e il quartiere Mercato, oltre che a Ponticelli, tra i Rinaldi e,appunto, i Mazzarella. E

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