Home Varie Bomba carta a Miano, la pista dei ‘Nuovi Lo Russo’: si indaga...

Bomba carta a Miano, la pista dei ‘Nuovi Lo Russo’: si indaga per racket

PUBBLICITÀ

La bomba carta che la scorsa notte ha distrutto un negozio in via vincenzo Valente getta nuovamente nella paura Miano. Dietro l’agguato secondo indiscrezioni potrebbe esserci la lotta di potere che si combatte a Miano: una traccia in tal senso potrebbe essere fotnita dal fatto che una persona legata da parentela al proprietario dell’esercizio danneggiato vanta precedenti con la giustizia: l’uomo infatti fu arrestato per possesso d’arma da fuoco nell’ottobre del 2014. Il proprietario del negozio di intimo non ha voluto rilasciare dichiarazioni ma la pista attualmente più seguita è quella del racket e quella che porta ai ‘nuovi signori di Miano’.

PUBBLICITÀ

Qualcuno lo ha già ribattezzato ‘il gran ritorno dei Lo Russo’: «Il sangue non cancella i re», è questa una delle scritte che campeggia in quella che è ritenuta la roccaforte dei ‘Nuovi Lo Russo’, ossia il gruppo riunito sotto la figura di Giuseppe Lo Russo che, secondo le ultime informative, starebbe tentando di riportare in auge il clan che fu dei fratelli Salvatore e Carlo. Scritte che fanno da contraltare a quelle che invece davano contro i ‘capitoni’ all’indomani del pentimento di Carlo. L’indiscrezione già trapelata nei mesi scorsi (come preannunciato da Internapoli) e che si avvarrebbe anche dell’analisi fatta dall’ultima relazione della Dia e delle dichiarazioni trapelate in un’intercettazione di un personaggio di alto rango del gruppo, Domenico Mollica, cognato dei ‘padrini’:«Peppe e Mimmo sono uomini veri, hanno intorno a loro 50 persone, anche Enzo e Tonino sono uomini». Secondo gli investigatori più esperti Tonino e Enzo sarebbero Vincenzo e Antonio Lo Russo, figli di Domenico Lo Russo. Bisognerá attendere le prossime ore prima di capire cosa possa aver portato alla deflagrazione che fa ripiombare nella paura Miano e dintorni.

PUBBLICITÀ
Exit mobile version