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Bombe contro i bar a Napoli est, la ‘firma’ dei Mazzarella contro i Minichini

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Ci sarebbe il clan Mazzarella dietro le bombe fatte esplodere a Napoli est contro bar e esercizi commerciali negli ultimi mesi. Un’escalation iniziata a fine gennaio con un ordigno piazzato contro un bar su strada comunale Ottaviano a San Giovanni a Teduccio che ha due chiavi di lettura: un tentativo di estorsione ai gestori del locale e un messaggio da parte del clan Mazzarella al gruppo Minichini di Ponticelli, indicati come gli ‘eredi sul campo’ dei Rinaldi (si ricordi che Michele Minichini ‘a tigre’ è stato per lungo tempo colonnello sul campo del boss Ciro Rinaldi ‘Mauè’).

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A parlare delle bombe dei Mazzarella era stato, in uno dei suoi numerosi verbali, anche il pentito Umberto D’Amico:«Da quando sono uscito dal carcere nel 2017 sono state messe molte bombe e commesso stese. La prima bomba una settimana dopo la mia scarcerazione la misero Umberto Luongo, Paolo De Mato e Salvatore Autiero come risposta all’aggressione del figlio di Salvatore D’Amico. Un’altra bomba l’ha messa Salvatore Fido a via Comunale Ottaviano, fu piazzata da Perna e dalla moglie. La bomba fu messa come richiesta estorsiva nei confronti di….per i traffici di droga a Ibiza e Napoli e che non voleva pagare».

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