Home Cronaca Bruciano l’albero di Natale del Consiglio, resti trovati nei Quartieri Spagnoli

Bruciano l’albero di Natale del Consiglio, resti trovati nei Quartieri Spagnoli

Bruciano l'albero di Natale del Consiglio, resti trovati nei Quartieri Spagnoli
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Bruciano l’albero di Natale del Consiglio, resti trovati nei Quartieri Spagnoli.  A seguito della notizia del furto dell’albero di Natale nella sede municipale di via Verdi, la Polizia Locale di Napoli ha attivato un’attività di indagine per individuare i responsabili. Gli Agenti del Reparto Tutela Ambientale e U.O. San Giacomo, sono riusciti, dunque, ad individuare il luogo dove l’albero è stato portato per poi essere incendiato.

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L’albero è stato trascinato lungo la strada fino ai gradoni di Vico Tofu nei Quartieri Spagnoli nei pressi di un fabbricato in stato di abbandono. Successivamente è stato gettato nel fossato di questo edificio in rovina ed incendiato insieme ad altri rifiuti.

L’edificio è stato sottoposto a sequestro anche per la condizione di degrado e per la presenza dei rifiuti. E’ stata redatta un’informativa all’autorità giudiziaria a carico di ignoti per il reato di deposito di rifiuti e incendio degli stessi. Sono in corso ulteriori accertamenti per la ricerca dei responsabili.

LA DENUNCIA DELL’ALBERO DI NATALE RUBATO 

A dare la notizia del furto dell’albero di Natale è Catello Maresca, consigliere comunale di centrodestra: “Non è possibile – dichiara – davvero ora abbiamo un problema. Non si possono prendere sottogamba questi episodi. Napoli è una città splendida, ma molto difficile e ci vuole polso per guidarla. Sembra quasi beffardo che, mentre qualcuno continuava a sfidare lo Stato, introducendosi clandestinamente nel Palazzo, io in Consiglio comunale alla Sala dei Baroni chiedevo all’assessore alla sicurezza De Iesu di attivare strumenti più efficaci di controllo del territorio. Ora aspettiamo risposte immediate. Dalle prime informazioni sembra che autori del raid siano stati quattro giovani incappucciati e armati. Quando dicevamo che era una questione maledettamente seria, pochi ci davano credito. Purtroppo la sottovalutazione delle istituzioni competenti e l’approssimazione sono spesso più gravi degli stessi fatti criminali”.

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