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Bugie e corruzione dopo l’agguato per conto del clan Mallardo, in 5 assolti dalle accuse

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Erano accusati a vario titolo di corruzione, rivelazione del segreto d’ufficio, favoreggiamento, tutti reati aggravati dall’articolo 7, ovvero associazione di stampo camorristico per presunti legami col clan Mallardo, ma stamattina la Prima Sezione, collegio A, del tribunale di Napoli li ha assolti dalle accuse. Imputati nel procedimento erano Domenico Cante, Enrico Cante, Raffaella Basile, Antonio Basile e Giuseppina Basile (difesi dagli avvocati Michele Giametta e Camillo Irace).

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Domenico Cante fu vittima di un ferimento a colpi di arma da fuoco, secondo la Procura l’agguato maturò in ambienti criminali. L’ipotesi era quella di una possibile vendetta del clan Mallardo per un regolamento di conti interno alla cosca. Sempre secondo la Procura non solo al momento dell’agguato i Cante fornirono una versione distorta della vicenda ma tentarono di corrompere un poliziotto per avere notizie sulle indagini.

A seguito del processo tutti gli imputati sono stati assolti.

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