Home Cronaca Camorra alla Sanità, chiesta la stangata bis per i ‘Barbudos’

Camorra alla Sanità, chiesta la stangata bis per i ‘Barbudos’

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Erano ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso finalizzata al traffico di stupefacenti, violazione della legge sulle armi nonchè del tentato omicidio di Francesco Bara. Quest’ultimo referente dei Lo Russo alla Sanità poi ucciso in un successivo agguato. Per i capi e gregari dei ‘Barbudos’ è stata chiesta una vera e propria stangata per i capi e gregari del gruppo guidato prima da Pierino Esposito e poi dal suo figliastro Antonio Genidoni. Quest’ultimo fu protagonista di una stagione di sangue alla Sanità che raggiunse il suo culmine con la ‘strage delle Fontanelle’.

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Le richieste per i ‘Barbudos’

Per Antonio Genidoni, condannato in primo grado a vent’anni di reclusione, la richiesta avanzata dal procuratore generale in Corte d’Appello (III sezione) è stata di 22 anni di carcere per associazione. Per Vincenza Esposito, sua moglie, assolta dall’accusa di associazione, la richiesta è stata invece di otto anni. Tra le altre richieste spiccano quelle per Francesco Spina a 18 anni, 14 per la madre di Genidoni Addolorata Spina (già escluso per lei il ruolo di capo e promotore del gruppo), 12 anni per Emanuele Esposito ed Alessandro D’Aniello, 16 anni per Salvatore Basile, 13 per Agostino Riccio. A fine mese vi sarà l’intervento del collegio difensivo che annovera gli avvocati Leopoldo Perone, Antonio Rizzo, Gennaro Pecoraro, Antonio Del Vecchio e Dario Carmine Procentese.

 

 

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