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Camorra di Soccavo. Clan Scognamillo, inchiesta a pezzi: torna libero il ras Daniele

Camorra di Soccavo. Clan Scognamillo, inchiesta a pezzi torna libero il ras Daniele
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Si è sciolta come neve al sole l’inchiesta sui nuovi ras di Soccavo inquadrati nel gruppo Scognamillo. La Cassazione (VI sezione penale) ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura di Napoli contro il precedente verdetto del Riesame, che già a luglio scorso aveva respinto la richiesta di arresto per Daniele Scognamillo indicato come promotore del nuovo gruppo e altre 13 persone. Daniele Scognamillo torna dunque libero dopo 29 anni di carcere.

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Oltre a lui la Procura aveva chiesto l’arresto anche per suo figlio Francesco (già arrestato nel corso di un summit a Pianura), suo fratello Rosario e per Giovanni Gasparotti, Antonio Grimaldi, Giuseppe Lanzetta, Pasquale Liccardi, Luigi Martire, Margherita Poziello, Mario Russo, Annamaria Ricciardiello, Giuseppina Ricciardiello, Mario Alfonso Schettino e Immacolata Scognamillo. Per questi soggetti i sostituti procuratori Di Dona e De Falco avevano chiesto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il gip respinse la richiesta e i pubblici ministeri della Dda presentarono ricorso al Riesame. Riesame respinse l’appello accogliendo in pieno le argomentazioni dei legali della difesa, soprattutto il legale di Daniele Scognamillo, l’avvocato Giuseppe Perfetto, che aveva già sollevato dubbi sull’ammissibilità dei ricorso per questioni tecniche. Penalista che difende anche Francesco Scognamillo, Annamaria Ricciardiello, Mario Alfonso Schettino e Immacolata Scognamillo. L’avvocato Perfetto in particolare ha dimostrato che in un mese non vi erano stati i presupposti per rimettere insieme la cosca un tempo organica ai Grimaldi.

E dire che la Procura aveva puntato il gruppo imputando a Daniele Scognamillo e ai suoi l’associazione di tipo camorristico evidenziando una serie di condotte suffragate da numerose intercettazioni. Tra queste quella secondo cui i ras del Rione Traiano volevano uccidere i leader del gruppo Sorianiello della ’99’ e cioè Giuseppe Mazzaccaro e Alfredo Sorianiello documentando anche incontri con il reggente dell’omonimo gruppo di Bagnoli Massimiliano Esposito in un appartamento nella disponibilità dello stesso Scognamillo. A ricostruire l’incontro l’ex colonnello degli stessi Esposito, Yussef Aboumuslim, che ha raccontato agli inquirenti di un incontro svoltosi tra il suo ex capo e Scognamillo in un albergo a Varcaturo.

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