Home Cronaca Camorra e usura, condannati i nipoti del boss Ciro Rinaldi

Camorra e usura, condannati i nipoti del boss Ciro Rinaldi

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Il gup di Napoli Luca Battinieri, al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato, ha condannato, per usura e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso i fratelli Rita e Francesco Rinaldi, 38 e 34 anni, figli del capoclan Antonio Rinaldi, detto «’o giallo», fondatore dell’omonimo gruppo mafioso della periferia di Napoli, ucciso dal clan Mazzarella nel 1989, fratello dell’attuale capoclan, Ciro Rinaldi detto «MyWay».

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Il giudice ha inflitto ai due nipoti di Ciro Rinaldi, rispettivamente 6 anni e 3 anni e 2 mesi. La Procura aveva chiesto 12 anni per Rita e 9 per Francesco. I due figli di Antonio Rinaldi, difesi dagli avvocati Raffaele Chiummariello e Antonio Iavarone, invece assolti dall’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Sei anni di carcere (la richiesta del pm è stata di 12 anni), inflitti dal giudice a Salvatore Tibello. Il 40enne anni, marito di Rita Rinaldi, difeso dall’avvocato Vittorio Guadalupi. I tre arrestati dai carabinieri il 12 febbraio 2020 al termine di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia iniziate nell’ottobre 2019. Dopo la denuncia presentata da un imprenditore vesuviano sottoposto a usura dopo avere ottenuto un prestito di 40mila euro.

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