Home Cronaca Camorra Giugliano, scena muta del gruppo delle Palazzine davanti al giudice

Camorra Giugliano, scena muta del gruppo delle Palazzine davanti al giudice

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Scena muta degli arrestati davanti al GIP del Tribunale di Napoli, Dott.ssa Linda Comella, presso il carcere di Poggioreale. Sono stati sottoposti ad interrogatorio di garanzia e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Cuciniello Ernesto, difeso dall’avvocato Luigi Poziello, Barbato Davide difeso dagli avvocati Antonio Giuliano Russo e Michele Giametta, Panico Crescenzo, difeso dall’avvocato Salvatore Cacciapuoti. Nei prossimi giorni si terranno anche gli interrogatori degli altri arrestati, detenuti in altre case circondariali. I difensori hanno annunciato di ricorrere al Tribunale del Riesame di Napoli.

Ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip di Napoli su richiesta dei pm dell’Antimafia, i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna. L’accusa è quella di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.

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Gli arrestati sono tutti legati al gruppo criminale “Catuogno-Di Biase”, attivo a Giugliano e nei comuni confinanti.

Gli arrestati sono: Gennaro Catuogno, Domenico Chiariello, Ernesto Cuciniello, Nello Di Biase, Francesco Di Nardo, Giuseppe Mele e Crescenzo Panico

L’indagine ha fatto luce su come il gruppo criminale traesse profitti illeciti dalla gestione di piazze di spaccio nell’area a nord di Napoli. Affari che erano iniziati, come si diceva, senza il placet del capoclan Francesco Mallardo e che andarono avanti fino a quando il “boss” uscì dal carcere nel 2014 e impose il divieto di proseguire.
Il mancato rispetto del divieto portò allo scontro armato tra le due famiglie nel corso del quale vennero assassinati Michele Di Biase, detto “paparella”, e uno spacciatore di origini algerine rimasto ucciso durante l’agguato ad Aniello Di Biase, figlio di Michele.

 

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