Home Cronaca Accordo tra camorra, imprenditoria e professionisti per creare un impero milionario

Accordo tra camorra, imprenditoria e professionisti per creare un impero milionario

Accordo tra camorra, imprenditoria e professionisti per creare un impero milionario
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Era nato un accordo tra camorristi, imprenditori e professionisti per creare un impero milionario. Tutto però è finito stamattina quando i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e con i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, hanno eseguito ad un provvedimento applicativo di misure cautelari personali e reali emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 25 soggetti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere, ricettazione, detenzione e porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico, nonché di tentata estorsione e tentato omicidio aggravati dal metodo mafioso.

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Il provvedimento trae origine dalle indagini svolte nei confronti di un gruppo imprenditoriale con base nel capoluogo partenopeo che avrebbe riciclato in numerose società, acquisite o costituite in Italia e all’estero, ingenti somme di denaro provenienti da frodi fiscali mediante indebite compensazioni o da reati di contraffazione.

Nel gruppo imprenditoriale c’erano anche persone legate ai Contini, clan di camorra apparentante all’Alleanza di Secondigliano. L’aggravante mafiosa è stata contesta ad Antonio Festa, Gennaro Festa, Salvatore D’Amelio, Antonio Festa detto Anthony solo indagato, Michele Tecchia, Carmine D’Aria, Rosalba Chielli, Luigino Fattore.

PRESTANOMI E PROFESSIONISTI DEL RICICLAGGIO

Gli indagati avrebbero fittiziamente intestato dette società a soggetti prestanome,
reclutati e remunerati, al fine di sottrarsi ad eventuali provvedimenti di sequestro.
Si sarebbero avvalsi, inoltre, di professionisti compiacenti per realizzare operazioni di
riciclaggio nei settori economici più variegati, come l’abbigliamento “di tendenza”, la vendita di orologi a marchio contraffatto, il commercio di alimentari e di prodotti informatici, la ristorazione e il trasporto merci.

LA CLINICA E LO STILE DI VITA

Avrebbero finanche acquisito il 50% del capitale sociale di una clinica per autistici sita in
provincia di Campobasso reimpiegando quasi 3 milioni di euro di origine illecita.
Questi investimenti erano accompagnati da immagini e commenti pubblicati, quasi
quotidianamente, sui principali social network, indirizzati, soprattutto, verso un pubblico
giovanile, per pubblicizzare l’apertura di nuove linee commerciali ed enfatizzare un tenore di vita del tutto incompatibile con gli esigui redditi dichiarati al fisco.

LE MISURE CAUTELARI

In carcere sono finiti Antonio Festa, Michele Tecchia, Gennaro Festa.

Disposte le misure domiciliari per Salvatore D’Amelio, Carmine D’Aria, Giuseppe Illiano, Salvatore Daniele, Ernesto Morra, Rosalba Chielli, Nunziante Manna, Oreste Lione. 

Obbligo di firma: Mariantonietta Ellena, Maria Festa, Luigino Fattore, G.F, Giovanni Montagna, Antimo Verde, Carlo Domenico Pizzini, Jean Boccarusso, Mario Cobianchi, Vittoria Treccarichi, Alessandro Pagano, Donato Belli, Giovanni Improta. 

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