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Il centrodestra ha scelto: è Caldoro la medicina per fermare l’emorragia di candidati

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Candidati elezioni regionali Campania, il centrodestra ha scelto Stefano Caldoro. Dopo un tira e molla che sembrava interminabile, il centrodestra ha finalmente il suo candidato alla presidenza. Un tuffo nel passato, e se vogliamo anche nel trapassato, perché sarà ancora una volta Stefano Caldoro a sfidare il governatore uscente Vincenzo De Luca.

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Ha prevalso il volere di Forza Italia, che aveva già indicato l’ex ministro negli incontri di coalizione avvenuti a fine 2019. L’ha spuntata Silvio Berlusconi, principale sponsor di Caldoro a cui è legato da un’amicizia di lunga data. Se ne è fatto una ragione Matteo Salvini che pubblicamente aveva osteggiato l’investitura del socialista e che più o meno apertamente aveva dato la caccia ad un anti De Luca con un profilo molto discordante da quello che invece rappresenterà per la terza volta consecutiva alle elezioni regionali della Campania il centrodestra.

Marcello Taglialatela: «La serietà di Caldoro per il centrodestra contro la volgarità di De Luca»

“Ho sempre creduto e sperato nel buonsenso dei leader del centrodestra e la scelta, anche se tardiva, di Stefano Caldoro quale candidato presidente del centrodestra lo riprova.
La serietà, la competenza e l’onestà di Caldoro sono l’esatto contrario dell’arroganza, della facinoleria e della volgarità di De Luca”.
È quanto dichiara in una nota Marcello Taglialatela, ex deputato di Fratelli d’Italia ed attuale presidente della associazione Campo Sud.

Forza Italia compatta sulla scelta di Caldoro

“Con Caldoro candidato presidente in Campania, il centrodestra unito conferma la scelta del buon governo, della serietà, della sobrietà, della migliore esperienza di governo regionale che la nostra regione abbia mai avuto. La Campania ha la straordinaria opportunità di archiviare una buona volta e per tutte la stagione degli annunci, delle chiacchiere e delle battutacce da caserma per riaprire quella della concretezza, del rispetto per le istituzioni, dei fatti che parlano da soli”.

Sen. Domenico De Siano (coordinatore regionale di Fi)

“L’alto profilo di Stefano Caldoro, la profonda esperienza maturata sul campo e l’assoluta sobrietà del suo approccio politico e istituzionale costituiscono una garanzia assoluta non solo per il centrodestra campano ma per tutti i cittadini della Campania. 

On. Antonio Pentangelo (coordinatore provinciale di Napoli di Fi)

“La conferma della candidatura di Caldoro alla presidenza della Regione Campania premia l’indiscussa qualità personale e amministrativa ampiamente dimostrata da Stefano nella sua precedente esperienza di governo regionale ed un modello che, contrapponendosi in maniera evidente a quello di De Luca, saprà restituire alla Campania quel rigore e quella capacità di interlocuzione interistituzionale credibile oggi purtroppo compromessa”.

On. Carlo Sarro (deputato di Fi)

4 liste per il centrodestra, Caldoro prova a chiudere con Sud

Messo da parte il capitolo presidente, il centrodestra è al lavoro per costituire le liste. Per ora sono 4 certe del sostegno a Stefano Caldoro: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e la civica Caldoro Presidente. Nelle prossime ore l’ex governatore proverà ad allargare la squadra coinvolgendo l’ex senatore Antonio Milo. Milo, insieme all’ex collega di Palazzo Madama Vincenzo D’Anna e all’ex assessore Angelo Montemarano sta, infatti, allestendo la civica Sud (Solidarietà, Uguaglianza e Democrazia).

Candidati centrodestra, Effetto Caldoro per Mocerino e Sommese

La candidatura di Stefano Caldoro, dovrebbe servire a scogliere i dubbi di Carmine Mocerino e Pasquale Sommese. I due consiglieri regionali attendevano di conoscere il nome dell’anti De Luca per valutare il futuro, un futuro che molto probabilmente li vedrà ancora candidati nel centrodestra. Mocerino è, infatti, in ottimi rapporti con Stefano Caldoro ed alla fine potrebbe decidere di non cambiare nulla rispetto a 5 anni fa, ricandidandosi nella lista del presidente. Sommese, invece, è stato membro della giunta Caldoro dal 2010 al 2015 per poi ricandidarsi (ed essere eletto) nel 2015 al fianco dell’ultimo governatore di centrodestra della Regione Campania. Insomma, è proprio il caso di dire “non c’è due senza tre”.

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