Niente taglia della camorra sul Pocho, cane antidroga della Questura. A scoprirlo sono state Le Iene. Nelle ultime settimane si era diffusa la voce che il simpatico jack russell terrier di nove anni era finito nel mirino della camorra, che ha messo una taglia destinata a chiunque riesca ad ucciderlo. Perché lui è un cane antidroga, che lavora alla Questura di Napoli.
La notizia fa il giro di tante testate, dal Corriere della Sera a Rainews, e inonda il web. Tutti parlano del “professionista” dell’antidroga, che negli anni ha scovato in prima persona oltre un centinaio di chili di sostanze stupefacenti. Un affronto troppo grande, per gli uomini dei clan, per cui Pocho è oggi il ricercato numero uno. I giornali e le testate web raccontano che qualunque mezzo, per eliminarlo, è ritenuto valido: hanno provato con le polpette avvelenate, con sostanze tossiche, addirittura mandandogli cagnoline “seducenti” per fargli perdere la testa. E il fiuto. Niente. Pocho è troppo ben addestrato, e ha sempre schivato ogni colpo.
Una storia incredibile, che tratteggia la figura quasi romantica di un Davide con la coda contro un Golia con la pistola. Peccato che si tratti di una storia falsa. E’ bastato verificare la notizia direttamente con l’interessato. La Questura di Napoli ci ha confermato che la storia della taglia è una bufala assoluta e che la notizia è stata strumentalizzata.
