Home Cronaca Liberati i cani della camorra, incatenati come ‘vedette’ al Rione Traiano

Liberati i cani della camorra, incatenati come ‘vedette’ al Rione Traiano

Liberati i cani della camorra, incatenati come 'vedette' al Rione Traiano
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Liberati i cani della camorra, incatenati come ‘vedette’ al Rione Traiano. Questo fine settimana la Polizia Municipale ha condotto diversi controlli. Controlli condotti a seguito di una segnalazione anonima giunta negli uffici del reparto specialistico di Tutela Ambientale, Agenti Polizia Locale di Napoli. Dunque gli agenti, unitamente al personale sanitario della Asl Veterinaria di Napoli, intervenivano nuovamente nel Rione Traiano per liberare, come già in passato avvenuto, alcuni cani maltrattati e tenuti alla catena. Gli animali erano utilizzati dalla criminalità come vedette per il controllo del territorio.

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Gli Agenti della Polizia Locale si sono trovati davanti due grandi Pitbull ed un Pastore Belga. Tutti i cani erano tenuti alla catena all’interno di recinti, a ridosso di alcuni fatiscenti edifici nel cuore del Rione Traiano. Gli animali sono stati presi in custodia dai medici veterinari dell’Asl per essere trasportati in un luogo idoneo ed essere sottoposti a visita medica.

CONTROLLI NEI RISTORANTI

120 verbali per sosta; 10 i titolari delle attività di ristorazione sanzionati per irregolarità amministrative fra cui occupazione di suolo abusiva, omessa raccolta differenziata dei rifiuti, diffusione sonora ad alto volume, cattiva pulizia dei locali adibiti alla preparazione delle pietanze. Tre le irregolarità riscontrate e sanzionate per l’inottemperanza delle misure di prevenzione da contagio covid 19. Due ristoratori della zona collinare che avevano omesso di verificare la validità del green pass ai propri clienti. Uno in zona vomero, al proprietario di una pizzeria che consentiva ad un proprio dipendente di lavorare nonostante sprovvisto di green pass perché non vaccinato.

SEQUESTRO SCAMPIA

Con il personale della Polizia Municipale Unità Operativa di Scampia sono stati sequestrati e successivamente distrutti circa 800Kg di alimenti tra frutta e verdura tenuti in pessime condizioni di conservazione ed esposti agli agenti inquinanti. Il gestore dell’attività veniva sanzionato perché, sprovvisto di qualsiasi autorizzazione.

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