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In 50mila in piazza Plebiscito per salutare il 2023, ma la nebbia rovina festa di molti

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Nebbia a Napoli e in tutta la Campania. Comincia così il 2023, fin dalle prime ore della notte si registrano fitti banchi di nebbia che stanno avvolgendo il territorio regionale. E anche questa mattina si conferma il fenomeno che per Napoli in particolare risulta anomalo.

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Piazza Plebiscito gremita all’inverosimile, per lo show condotto da Peppe Iodice, poi tutti sul Lungomare per i fuochi pirotecnici e le discoteche all’aperto per ballare fino all’alba. Hanno partecipato in cinquantamila, secondo le stime del Comune, al Capodanno in strada a Napoli. Con tanti turisti, sia italiani che stranieri, che hanno affollato la città. «Una bellissima serata, una piazza piena all’inverosimile, una grandissima energia che parte da Napoli per un 2023 di speranza, di futuro, di giovani, anche di solidarietà ed equità – ha detto il sindaco Gaetano Manfredi – un buon anno che viene da Napoli e abbraccia tutti e tutto il Paese». In una serata di festa, il primo cittadino partenopeo ha anche rivolto un pensiero alla popolazione di Ischia, che ha subito morti e devastazione per la frana di novembre, che deve essere «sostenuta per tornare alla normalità».

Lo show

I festeggiamenti per il Capodanno in piazza erano simbolicamente iniziati nella serata del 30 dicembre con il concerto di Rkomi, al quale hanno assistito circa 12mila persone. Ma il giorno prima è stato emozionante la serata-tributo nella Galleria Umberto dedicata a Pino Daniele. Poi nella notte di San Silvestro il mega show al Plebiscito, con Peppe Iodice mattatore, in una piazza gremita all’inverosimile non solo da napoletani ma anche da tanti turisti. Che in questi giorni hanno fatto registrare il sold out in alberghi e b&b.

Gli appuntamenti del primo gennaio

Il programma si chiude oggi all’insegna della musica classica e tradizionale: a San Domenico Maggiore si terrà infatti un concerto dedicato al Maestro Roberto De Simone per cominciare nel suo nome l’anno in cui cadono i 90 anni del grande compositore. Il concerto prevede tra l’altro una importante cantata composta per il Santo Natale, il Mottetto natalizio «Quem vidistis pastores», per soli coro e orchestra attribuito a Carmine Giordano (1685-1758). Si tratta di una composizione riportata alla luce proprio dal maestro De Simone e da lui revisionata.

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