Il sovraffollamento del carcere di Teramo è stato denunciato più volte dai sindacati della Polizia penitenziaria, così come i detenuti contestano la violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo. L’ultimo caso arriva da un ex detenuto nel carcere di Castrogno che lì, recluso, ha trascorso 1.376 giorni, dal 25 settembre 2017 al primo luglio 2021, al quale i giudici della sezione civile della Cassazione hanno riconosciuto un risarcimento del danno subito, pari a 11mila euro. Notizia riportata da Il Mattino. Alla base ci sono le condizioni di detenzione precarie e non dignitose, dunque, i giudici hanno dichiarato inammissibile il ricorso del ministero della Giustizia.
SUICIDIO NEL CARCERE DI TERNI
C’è un nuovo evento tragico che riaccende un faro sul delicato tema delle carceri in Italia. Ancora un suicidio, questa volta nel penitenziario di Terni: Un detenuto italiano si è tolto la vita impiccandosi. Il sindacato della polizia penitenziaria Sarap, torna a denunciare la preoccupante gestione all’interno delle carceri italiane aggravata dalla carenza di personale. “Così a Terni nonostante le cure e l’intervento tempestivo dei colleghi e dei sanitari non si è riuscito a sventare il suicidio”, spiega il sindacato. Nel 2022, 84 detenuti si sono tolti la vita, la media di un suicidio ogni cinque giorni. Superato un precedente e triste primato del 2009, quando i suicidi furono 72.
