Gli eventi critici registrati nell’ultimo periodo nelle carceri della regione Campania hanno raggiunto l’apice quando ieri nel carcere di Ariano Irpino, un detenuto ha letteralmente estirpato la porta di una cabina telefonica, dove i detenuti effettuano le telefonate ai familiari, frantumando in mille pezzi il vetro, facendo piantare una scheggia di vetro nel corpo di un Poliziotto penitenziario che era intervenuto per fermare l’istinto psicotico che albergava nel detenuto, gesto che ha costretto il Poliziotto a ricorrere alle cure del Pronto soccorso dove si è visto riconosciuto giorni di prognosi per le ferite provocate. Il gesto messo in atto dal detenuto, non ha alcun motivo valido per giustificarlo, ma oggi scene del genere si assistono sempre più di frequente proprio perché non vi è deterrente che possa scongiurare atteggiamenti aggressivi da parte della popolazione detenuta.
IL S.A.R.A.P. (Sindacato Autonomo Ruolo Agenti Penitenziaria) non può che esprimere vera solidarietà al poliziotto vittima dell’episodio e piena vicinanza a tutto il personale operante nella Casa Circondariale del Tricolle, costretta oggi a turni non più rispondenti ai canoni previsti dal contratto di lavoro, portando al limite della mortificazione il personale che di suo si sente abbandonato al suo destino specialmente quando risulta vittima di aggressioni gratuite e per futili motivi prontamente denunciate dal SARAP come quelle sopra descritte. A dichiararlo il Segretario Generale Roberto Mattarocchia.